Arriva una svolta per gli interventi di manutenzione idraulica dei fiumi e degli specchi d’acqua siciliani: saranno consentiti i prelievi dei materiali inerti e sabbiosi presenti negli alvei dei fiumi e dei canali, nei fondali lacustri e in quelli marini sotto costa. Un’attività che finora era vietata da una norma regionale e che è stata adesso espressamente modificata dalla legge regionale n. 25 del 21 novembre scorso, dal titolo “Disposizioni finanziarie varie. Modifiche di norme”.
«In virtù di tale disposizione, che pone la Sicilia all’avanguardia su scala nazionale – sottolinea il presidente della Regione Renato Schifani – l’Autorità di bacino potrà autorizzare l’esecuzione dei prelievi e assicurare la rimozione delle sabbie in eccesso che, specie se in quantità elevata, costituiscono un serio problema per il deflusso delle acque. L’eliminazione dei materiali inerti, che comunque non dovrà alterare gli equilibri degli ecosistemi, consentirà il mantenimento della funzionalità idraulica dei corsi d’acqua, effettuando su questi una risagomatura necessaria per evitare pericolosi fenomeni alluvionali».
L’Autorità di bacino, dopo aver individuato i fiumi che necessitano di questi interventi, emanerà un bando al quale tutti i soggetti interessati potranno aderire presentando la propria offerta.
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