Attualità

Forum sanità pubblica: a Petralia medici in prestito da altri ospedali non risolve il problema

“La soluzione trovata dalla Regione, dall’assessorato e dall’Asp per risolvere il problema dell’ospedale Madonna dell’Alto di Petralia, oltre ad essere la dimostrazione palese della mancanza di visione strategica del problema, dimostra il pressappochismo di chi governa la sanità in Sicilia, che ci porterà a un drammatico smantellamento del sistema sanitario pubblico”.
Ad affermarlo in una nota è il Forum sanità pubblica Palermo, che l’11 novembre scorso ha partecipato alla manifestazione in difesa del presidio ospedaliero delle Madonie.


Il rimedio trovato, medici in prestito da altri ospedali, sostiene il Forum, è come una “pezza per tamponare il buco”. Si tratta della soluzione individuata dal presidente della Regione Renato Schifani, dall’assessore alla Sanità Giovanna Volo, e dal commissario straordinario dell’Asp 6 Daniela Faraoni per risolvere il problema dell’ospedale di Petralia, con medici in prestito da altri ospedali ed esternalizzazione del servizio di Pronto soccorso a medici di aziende interinali.
“Il problema sarà risolto, se lo sarà, solo temporaneamente in quanto non è chiaro per quanto tempo sarà possibile mantenere una situazione basata sull’esternalizzazione di un servizio fondamentale – aggiunge il Forum sanità pubblica – Oltre a ciò, il provvedimento appare oneroso per il budget di una sanità regionale sempre più a corto di risorse”.


Il Forum della sanità pubblica di Palermo e provincia ribadisce la proposta di sblocco dei capitoli di spesa destinati al personale dipendente, in modo da favorire i bandi di concorso pubblici di assunzione di personale sanitario a tempo indeterminato, le coperture delle piante organiche carenti, le incentivazioni per il personale che opera in zone disagiate e la piena applicazione del Piano di rimodulazione della rete ospedaliera approvato con la legge regionale dell’11 gennaio 2019, “colpevolmente disatteso da cinque anni dalla Faraoni”.
Il Forum reitera inoltre la richiesta, formulata nel corso della manifestazione del 27 ottobre in difesa della sanità pubblica terminata sotto la sede della Presidenza della Regione, di un incontro con rappresentanti politici del governo regionale.

redazione

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