“La rinascita è davvero possibile”, è questo il messaggio accorato rivolto dal vescovo di Cefalù (PA) S.E.R. Mons. Giuseppe Marciante a tutta la comunità diocesana perché non disperi ma si rimbocchi le maniche e si impegni in prima linea per dare nuovo slancio al territorio, martoriato dagli incendi estivi.
È proprio partendo dagli incendi che hanno devastato il territorio, sospinti dal forte vento di scirocco, e dal libro “L’Uomo che piantava gli Alberi” dello scrittore Jean Giono, che mons. Marciante ha preso spunto per la sua “Mettiamoci in Cammino. Lettera per (ri)dare speranza alle Madonie”.
“Vasti roghi hanno distrutto il nostro patrimonio boschivo, ferito indelebilmente il Creato, spezzato vite umane e animali, mandato in fumo tante abitazioni, frutto di anni di sacrifici” si legge nel suo messaggio e pone alcuni quesiti che scuotono le coscienze. “Dopo gli incendi cosa resta della bellezza? Una coltre di carbone e cenere, e scheletri neri di alberi. Ma chiediamoci, chi mai può volere il male di questa nostra terra? Chi vuole far morire le Madonie? È una domanda che dobbiamo fare nostra, non solo per quanto riguarda gli incendi”. Il riferimento è all’annosa questione della viabilità, al fenomeno dello spopolamento, alla possibilità di chiusura dell’Ospedale Madonna dell’Alto di Petralia Sottana.
Quello di Marciante è il segno di attenzione di un padre verso i suoi figli che cerca di scuotere dal pericolo di essere sopraffatti dalla rassegnazione e prendendo spunto dalla vita del vecchio Elzéard Bouffier, il protagonista del libro di Giono, che ha dedicato con perseveranza e generosità la propria vita a piantare alberi in una terra montana, arida e deserta, sferzata dai venti, chiama tutti ad assumersi la responsabilità di avviare un vero e profondo cambiamento.
“Anche noi – scrive ancora il vescovo di Cefalù – come il vecchio Elzéard, siamo chiamati a farci atleti di Dio. Dobbiamo sfidare la rassegnazione. Vincere la paura. Iniziamo anche noi a piantare nuovi semi di speranza. Nella terra ferita un germoglio potrà nascere ancora più forte di prima”.
“Carissimi, la rinascita è davvero possibile – ecco il messaggio di speranza -. Camminiamo e “piantiamo” insieme! È necessario che tutti noi facciamo sentire la nostra voce. Bisogna rimboccarsi le maniche! Non è più tempo di lamentarsi. Dobbiamo passare dal lamento all’impegno. Con l’aiuto di Dio, possiamo fare grandi cose!”.
La speranza prende la forma di una quercia che lunedì 20 novembre 2023 il vescovo Giuseppe pianterà, insieme ai sindaci del comprensorio, nelle campagne che sovrastano Cefalù profondamente ferite dai roghi dello scorso settembre, durante l’iniziativa “Nuovi Semi di Vita. La rinascita è davvero possibile”. La terra per la messa a dimora del nuovo albero sarà simbolicamente donata dai sindaci di tutto il territorio. A loro, alle scolaresche e alle associazioni presenti, mons. Marciante offrirà alberi e alcuni semi, semi di nuove piante, semi di speranza per “restituire al Creato ciò che è andato distrutto”, perché possano generare nuova vita.