In vista della manifestazione che si terrà il prossimo 11 novembre a Petralia Sottana,proseguono gli incontri promossi dal comitato nei vari comuni madoniti al fine di sensibilizzare ulteriormente la popolazione al delicati tema della sanità.
Ieri sera si è tenuto un partecipato incontro a Castellana Sicula dove sono intervenuti oltre ai cittadini, anche sindaci e referenti delle consulte giovanili.
L’ospedale delle Madonie versa da tempo in condizioni di emergenza: negli ultimi anni sono stati smantellati il punto nascita e il reparto di ortopedia, mentre l’ospedale si trova privo del reparto di pediatria dal 2021, quando l’ultimo pediatra che vi lavorava è andato in pensione.
Ad oggi, il corretto funzionamento del presidio sanitario è messo in crisi dalla mancanza di 60 unità tra medici e personale sanitario, che rischia di portare alla chiusura del reparto di medicina e chirurgia, sancendo di fatto la morte della struttura. A quel punto, tutti noi madoniti bisognosi di cure mediche saremmo costretti a dover percorrere ben 70 kilometri per raggiungere l’ospedale di Termini Imerese, il più vicino all’area.
I vertici dell’Asp sostengono che la mancanza di personale sia figlia del fatto che i medici non vogliono recarsi a prestare servizio nelle Madonie e, a detta loro, ne sarebbe dimostrazione l’assenza di un numero adeguato di concorrenti per i bandi pubblici.
In realtà, guardando proprio agli stessi bandi, appare evidente come le condizioni lavorative offerte non siano sufficientemente attrattive, dimostrando che il problema è a monte. Per di più, secondo il progetto messo a punto dall’Assessorato regionale della salute, l’ospedale di Petralia Sottana richiusa di essere accorpato a nosocomi più grandi, cosa che renderebbe la gestione ancora più complessa e lacunosa.
I madoniti e le istituzioni locali non sono disposti ad accettare lo smantellamento del SS. Madonna dell’Alto e la conseguente morte della sanità pubblica nelle Madonie. Per questo, il Movimento cittadino “Pediatria a Petralia”, le Consulte giovanili madonite, il Comitato civico Petralia Sottana e tutti i sindaci dei Comuni dell’Unione Madonie lanciano l’appello a una manifestazione pubblica.
“Invitiamo tutti a unirsi a noi,dicono i promotori, a scendere in piazza il prossimo 11 novembre. Non possiamo rimanere a guardare mentre ci viene negato il diritto alla salute.”
La CGIL zona Alte Madonie come annunciato e sostenuto in tutte le assemblee pubbliche tenute nelle aule consiliare dei Comuni aderisce e sostiene la manifestazione per l’Ospedale Madonna dell’Alto dell’11 novembre 2023 rivendicando ancora una volta la totale applicazione del Piano di rimodulazione della rete Ospedaliera approvato dall’Assemblea Regionale Siciliana e pubblicato nella Gazzetta ufficiale a febbraio 2019 che prevedeva il potenziamento dell’Ospedale con 66 posti letto , la copertura dei posti in organico carenti per un totale di 68 unità sanitarie , la riapertura del reparto di Ortopedia con 4 posti letto,l’apertura del reparto di cardiologia con 6 posti letto, il potenziamento della riabilitazione con 20 posti letto e la lungodegenza con 16 posti letto , oltre alla conferma degli attuali reparti ,a tutt’oggi disatteso e inapplicato da parte del manager dell’ASL 6 dott. sa Faraoni e dall’Assessorato Regionale alla Famiglia e sanità . Lotteremo insieme alle popolazioni delle Alte Madonie , alle associazioni , ai Sindaci perché venga assicurata la piena funzionalità dell’Ospedale Madonna dell’Alto, della medicina territoriale ,la medicina di base nell’ambito della sanità pubblica .
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