Si sono conclusi i lavori di rigenerazione e adeguamento del Palazzetto Marzio Tricoli di Cefalù, per un valore di 520.000,00 euro.
Le attività di riqualificazione del Palazzetto hanno permesso di portare a termine accurate verifiche strutturali finalizzate al rilascio del nuovo certificato di collaudo statico; la realizzazione di un nuovo pavimento del campo di gioco in parquet; l’adeguamento di alcuni locali alle nuove prescrizioni CONI; la sostituzione di alcuni elementi strutturali in legno che a causa dell’incendio del 2017 si erano ridotti di sezione; la sostituzione dell’UPS (gruppi di continuità̀) per le luci di emergenza; la creazione di un nuovo accesso nel campo per garantire l’utilizzo interno di macchine operatrici per la manutenzione degli impianti e della copertura; la realizzazione di interventi per assicurare l’accesso del pubblico alla tribuna lato monte in condizioni di sicurezza, per un totale massimo di 2.000 posti.


“Grazie a questi interventi, iniziati nel gennaio 2023, il Palazzetto, chiuso per necessari lavori di riqualificazione, potrà tornare ad accogliere attività sportive agonistiche e anche competizioni di livello nazionale e internazionale per tornare ad essere un punto di riferimento per la città e per la Sicilia tutta. Un’operazione alla quale l’amministrazione metropolitana tiene molto perché rende omaggio a Marzio Tricoli, uomo che nel corso della sua vita si è distinto per grande sensibilità umana e impegno politico. Grazie quindi agli interventi realizzati negli scorsi mesi e al termine delle operazioni di collaudo, al momento in corso, a dicembre avremo finalmente il piacere di inaugurare il Palazzetto di Cefalù dedicato a Tricoli​, spazio che ha sempre avuto un ruolo strategico per il territorio, prima come centro vaccinale e poi come struttura di accoglienza messa a disposizione dalla Città Metropolitana per i turisti sfollati dall’albergo Costaverde, a causa del drammatico incendio divampato durante lo scorso settembre”. Così dichiara il sindaco della Città Metropolitana di Palermo, Roberto Lagalla.