Società

Comprare una stufa a pellet conviene?

Una termostufa a pellet rappresenta la soluzione ideale per il riscaldamento di casa, anche in virtù del notevole risparmio economico che garantisce. L’acquisto di un prodotto di questo tipo costituisce in primo luogo una scelta di carattere ecologico. Come noto, il funzionamento delle stufe a pellet dipende dall’impiego di tronchetti di segatura, compressa dopo essere stata essiccata: essi, quando vengono bruciati, generano anidride carbonica in quantità pari a quella che deriva dal legno decomposto in natura.

Il riscaldamento con la stufa a pellet

Al giorno d’oggi le stufe a pellet sono disponibili in una vasta gamma di formati, di materiali e di tecnologie, e offrono la possibilità di riscaldare anche metrature molto ampie. Inoltre, si può pensare di installare un generatore a pellet ermetico anche in ambienti come la camera da letto e il bagno, dove una stufa tradizionale non potrebbe trovare posto. Le stufe a pellet permettono di accedere agli incentivi che il governo propone per le fonti alternative, mentre dal punto di vista dei consumi si arriva al massimo a 70 euro per MWh; il gas metano, invece, porta a toccare anche i 90 euro per MWh. Il risparmio, inoltre, è di oltre il 50% nel caso in cui si scelga una caldaia a pellet. Il pellet costa poco e si può essere certi del fatto che il suo prezzo resterà stabile anche con il passare del tempo. Da non sottovalutare, infine, le potenzialità dell’idropellet, vale a dire una stufa che al pari di una caldaia tradizionale consente di riscaldare l’acqua.

Un prodotto versatile

Chi decide di comprare una stufa a pellet ha la certezza di poter contare su un dispositivo versatile, capace di assecondare qualunque tipo di necessità. In commercio, inoltre, si possono trovare esemplari per tutte le esigenze, fra cui le stufe a pellet a spessore ridotto, che possono trovare posto anche in un angolo o nello svaso di una parete. I modelli ermetici hanno la capacità di portare all’esterno l’aria esausta; in mancanza di un foro di areazione, la totalità dell’aria calda resta in casa, il che consente di mantenere la temperatura in equilibrio.

Praticità e sicurezza

A parità di calore garantito, nel confronto tra un camino a legna e un generatore a pellet è il secondo a lasciare in casa una quantità di residui nettamente minore. Esso viene caricato una volta a settimana, e permette di diffondere il calore in diverse stanze nel caso in cui sia dotato di un sistema di canalizzazione. È utile mettere in evidenza, poi, che le stufe che si trovano sul mercato vantano la garanzia del marchio CE e sono accompagnate da un libretto che segnala tutte le loro specifiche, come il valore delle emissioni, il rendimento e la potenza. Con le stufe a pellet, inoltre, non ci si ritrova a usare oli combustibili o gas che potrebbero essere pericolosi per la salute.

L’autosufficienza

Nel nostro Paese il legname è una risorsa presente in quantità abbondanti e di cui c’è piena disponibilità. In ogni caso, una termostufa a pellet è in grado di funzionare anche con biomasse alternative, come per esempio gusci di mandorla o gusci di nocciola. Nel novero dei combustibili secchi si ricordano anche i gusci di cocco frantumati, il pellet di paglia, il vinacciolo e il pellet di colza. I noccioli delle olive rappresentano una soluzione meno costosa, riuscendo a riscaldare come il legno ma avendo formato e dimensioni inferiori.

Gli altri vantaggi offerti dalle stufe a pellet

L’aspetto estetico è un fattore da non trascurare quando si pensa alle stufe a pellet. Sul mercato si trovano termostufe all’avanguardia e ricercate, costruite in acciaio verniciate o in ceramica con l’aggiunta di resine epossidiche. Soluzioni che si adattano anche a contesti chic e che assicurano una notevole durata nel corso del tempo. Infine, è bene mettere in risalto la facilità di installazione e di manutenzione delle stufe a pellet. Va comunque precisato che questo tipo di prodotto richiede l’intervento di un tecnico qualificato per il collegamento con la presa d’aria, fermo restando che quasi sempre la prima accensione è compresa nel prezzo, così come i controlli periodici, in aggiunta alla spesa per la manodopera richiesta per l’installazione del dispositivo.

redazione

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