Si teme una diminuzione di circa 17 autonomie scolastiche nel palermitano, sulle 92 che si perderanno a livello siciliano.

Alla vigilia della seduta del consiglio scolastico provinciale di Palermo, che si riunirà domani alle ore 15, con il delicato compito di esaminare la materia riguardante la razionalizzazione della rete scolastica palermitana, la Flc Cgil Palermo esprime il proprio dissenso sull’imminente taglio a danno della scuola pubblica.  

   “Augurando al consiglio buon lavoro, dichiariamo la nostra netta   contrarietà a ogni forma di dimensionamento della rete scolastica palermitana, frutto di una logica e di un metodo inaccettabili – dichiara il segretario Flc Cgil Palermo Fabio Cirino – Alla luce dei nuovi riferimenti normativi, ribadiamo il nostro rifiuto della logica del decreto interministeriale, che la Flc Cgil nazionale ha già impugnato, e che prevede per il 2024/2025 la soppressione di 698 autonomie. Un taglio che fonda le sue ragioni su chiare finalità di cassa e di risparmio, determinando freddi numeri come obiettivi da raggiungere. E fatto senza ricercare un serio confronto in partenza con le organizzazioni sindacali del settore, finalizzato a una reale e positiva razionalizzazione della rete scolastica nazionale”.  

La Flc Cgil Palermo si asterrà da qualsiasi apporto al tavolo finalizzato ad accorpare, fondere e quindi “tagliare” istituzioni scolastiche autonome.

  “Auspichiamo comunque, che le proposte del consiglio scolastico provinciale vengano prese in considerazione e ascoltate – aggiunge Cirino – La Flc Cgil Palermo vigilerà attentamente affinché non prevalgano logiche e interessi politici di parte che, spesso, proprio sul tema del dimensionamento, sono risultati deleteri rispetto alle finalità di un  miglioramento dei processi formativi. Al contempo, chiederemo di porre attenzione sulle zone a rischio di disagio,  completamente dimenticate dal decreto del 30 giugno 2023”.