Attualità

Raddoppio Ogliastrillo-Castelbuono. Fillea, Filca, Feneal chiedono incontro al presidente della Regione e annunciano un sit-in permanente sotto palazzo d’Orleans

Annunciano un sit-in permanente sotto la sede della presidenza della Regione i lavoratori del cantiere del raddoppio ferroviario Ogliastrillo-Castelbuono.

Le segreterie di Fillea, Filca e Feneal, dopo diverse richieste di incontro all’assessorato alle Infrastrutture,  mandano un ultimatum al governo nazionale perché intervenga con l’azienda Toto Costruzioni e Rfi per far ripartire i lavori, fermi da un anno.

“I lavoratori sono stanchi – dichiarano i segretari generali di Fillea Cgil Palermo, Filca Cisl Palermo Trapani e Feneal Uil Piero Ceraulo, Francesco Danese e Pasquale De Vardo – Il cantiere è fermo da più di un anno. All’assemblea che si è svolta venerdì a Castelbuono, è emersa la volontà di chiedere un incontro direttamente al presidente Schifani. Se nei prossimi giorni non arriveranno risposte, proclameremo per la prossima settimana una manifestazione, con un sit-in permanente sotto la sede di palazzo d’Orleans. Chiediamo una convocazione urgente con Rfi e con la Toto. E’ inaccettabile che dall’inizio dell’anno nessun organo di governo, nessuna  figura istituzionale si sia preoccupata delle condizioni in cui versa un’infrastruttura tar le più importanti in provincia di Palermo”.

   A seguito dell’approvazione della variante per problemi di natura idrogeologica, erano giunte rassicurazioni sulla ripartenza dei lavori. Invece problemi di natura economica hanno fermato il cantiere. E oggi la Toto spa attende un risarcimento dallo Stato per una concessione avuta per l’ autostrada dei parchi in Abruzzo.

   “Il contenzioso, che ha dato ragione allo Toto ora deve tramutarsi in indennizzo. Occorre un decreto del governo, convertito in legge – aggiungono i sindacati –   Senza questo passaggio, la Toto non potrà ottenere la liquidità necessaria a fare ripartire i cantieri. Noi  non possiamo aspettare queste dinamiche, pretendiamo l’intervento del governo regionale e un’interlocuzione con il  governo nazione che chiarisca come si dovrà proseguire con  questa grande opera”.

redazione

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