Quando si scrive la canzone italiana, probabilmente, più famosa al mondo, il rischio è che tutto il resto della propria produzione artistica passi in secondo piano.
Ma questo non può valere per #FrancoMigliacci, scomparso a 92 anni, che in quarant’anni di carriera di autore ha scritto tanti e tali brani celebri che la sua immortale “Nel blu dipinto di blu” rappresenta non una stella cadente ma l’astro più fulgido in un luminoso firmamento.
Il brano, portato al successo planetario da Domenico Modugno a Sanremo nel 1958(Nel blu dipinto di blu), rappresenta il suo esordio alla scrittura per la canzone ed è l’incipit della collaborazione con il Mimmo nazionale, a cui seguirà, a partire dal 1962, l’inizio di un proficuo binomio con un’altra icona della canzone italiana, Gianni Morandi. Per l’eterno ragazzo di Monghidoro scrive brani quali “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte”, “In ginocchio da te”, “Non son degno di te”, contribuendo anche al successo di altri artisti di quegli anni: Rita Pavone (“Come te non c’è nessuno”), Fred Bongusto (“Una rotonda sul mare“), Mina (“Mandalo giù”). Tra gli anni ’70 e ’80 si cimenta anche con sigle di cartoni animati di enorme successo, e brani iconici quali “E va E va” interpretato da Alberto Sordi e “Ancora” cantato da Eduardo De Crescenzo.
Da sempre in prima linea nella difesa del diritto d’autore, è stato anche Presidente dela Siae dal 2003 al 2005.
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