Si chiude così dal palco del teatro di Pietra Rosa la 14esima edizione del festival di Valdemone, con un messaggio dalle artiste e da tutte le donne che hanno partecipato al festival, a conclusione dello spettacolo “La crisis de la imaginacion”.
La performance della compagnia spagnola Cia Rauxa porta in scena con forza e determinazione e dolcezza un messaggio d’amore contro la violenza. Un palloncino. Un bambino mai nato. Una donna che danza sola. E con lui.
Lui che ama forse a modo suo. Forse non ne è capace. Si cercano. Si trovano. Danzano di nuovo insieme.La luna.Di nuovo il bambino.
Un cartellone, quello di quest’anno, dedicato interamente alla figura della donna e che anche grazie al sostegno di Poste Italiane ha potuto contare su collaborazioni di artisti anche internazionali. Un Festival Partecipato e sentito come dimostrano le 3000 presenze che hanno affollato il piccolo borgo e che, grazie a tre artisti illuminati continua a crescere e attrarre anche molti stranieri.
“Il progetto è nato come una festa tra amici artisti” racconta Mario Barnaba, uno degli organizzatori, insieme a Stefania Soldano e Virgilio Rattoballi. “Non siamo stati noi a scegliere il luogo ma il luogo a scegliere noi. E noi ce ne siamo innamorati”.
Stradine impervie che adattiamo alle nostre performance e viceversa. Panorami mozzafiato. E un teatro che apre il cuore.
“Abbiamo iniziato facendo di tutto – continua Mario –. Recitando, gestendo la comunicazione, staccando i biglietti. Anche cucinando, per le strade si mangiava quello che improvvisavamo. Eravamo graditi ospiti. Ora siamo perfettamente integrati con la comunità. Pollina è il festival e il festival è Pollina”.
La cosa straordinaria è che tutto ha conservato ancora il volto di una festa ma con un cartellone che cresce qualitativamente ogni anno.“La nostra ambizione – conclude Mario – è di portare questo progetto adolescente certamente alla maggiore età”.
Un festival che porta lustro a Pollina, che può e che deve essere un esempio virtuoso per tutta la Sicilia. E che grazie al sostegno della comunità, del comune e di altri sponsor che come Poste Italiane partecipa allo sviluppo culturale ed economico del territorio.
n attesa del prossimo cartellone, alcune pillole dello spettacolo “La crisis de la imaginacion” che racconta come ogni azione o decisione passa prima attraverso la nostra immaginazione e come proiettiamo noi stessi nel nostro pensiero. La performance degli artisti catalani intende trasferire lo spirito avventuroso, audace e sognante dei bambini nell’anima degli adulti, valorizzando il potere dell’immaginazione.
Pertanto, quanto è importante il potere della nostra immaginazione quando si tratta di tracciare il nostro percorso? Cosa accadrebbe se un giorno l’immaginazione scomparisse?
Attraverso pupazzi danzanti e surreali, due personaggi ci lasciano immergere in un mondo onirico e allo stesso tempo tragicomico, dove il movimento del corpo è protagonista di una storia fantastica che mette alla prova la sua realtà e mette in discussione i limiti tra il possibile e l’impossibile.
Lo spirito dello spettacolo è un messaggio per ragazze e ragazzi a non perdere la forza dell’immaginazione e tenere caro un sentimento giocoso di libertà, grazie al quale tutto diventa possibile. Attraverso il circo, le acrobazie, la danza, la manipolazione di oggetti e un pupazzo molto particolare, i personaggi creano situazioni assurde e poetiche allo stesso tempo piene di magia e fantasia.
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