Il 2 settembre 2023 sarà un giorno speciale: non soltanto per la comunità di Santa Lucia del Mela, piccolo e incantato borgo in provincia di Messina, ma per l’intera comunità religiosa.
Proprio in quel giorno ricorreranno infatti i 10 anni dalla beatificazione di monsignor Antonio Franco (1585-1626), il “San Francesco” siciliano morto quarantenne, in odore di santità.
Una figura molto amata dalla comunità luciese perché, da patrizio napoletano, seppe farsi umile tra gli umili, abbracciando i più deboli e aiutandoli concretamente a sconfiggere i mali del tempo.
Antonio Franco – il cui corpo è stato ricomposto dall’antropologo Dario Piombino-Mascali proprio in occasione della beatificazione, nel 2013, celebrata dal clero siciliano e calabrese, tra la gioia dei fedeli – lottava in mezzo alla sua gente.
Tra le battaglie da lui condotte c’è sicuramente quella contro l’usura e la conseguente perdita di dignità da parte di chi ne è vittima: un tema estremamente attuale anche oggi, che fa del beato Antonio Franco una figura estremamente moderna.
In attesa dei festeggiamenti del decennale, il corpo incorrotto riposa nella Concattedrale di Santa Lucia del Mela, attorniato dall’affetto della sua gente.
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