Oltre 500 milioni di euro sono stati destinati dal Pnrr alla tutela delle persone fragili nel Mezzogiorno ma i progetti sono ancora al palo in quasi tutte le regioni, con punte dell’80 per cento in Sicilia. Le principali cause del ritardo: mancanza di personale e competenze adeguate, complessità delle procedure. “In Sicilia rispetto ai 171 progetti presentati ne sono stati finanziati 161 – scrive il vicepresidente del Centro Pio La Torre, Franco Garufi – . I fondi Pnrr assegnati alla nostra regione per le persone vulnerabili assommano a quasi 90 milioni di euro”. Una cifra assai consistente che risulta così suddivisa: 40 milioni per anziani e famiglie, 25 milioni alle persone disabili, 25 milioni alle persone senza fissa dimora.
Tra le criticità riscontrate, spiega Garufi che ha analizzato l’ultimo rapporto elaborato dal Forum nazionale del Terzo Settore e da Openpolis i si rileva in particolare che numerosi investimenti sono rivolti al finanziamento di infrastrutture rispetto alle quali però sono assenti riferimenti alle modalità di loro utilizzazione ed alle risorse destinate al loro successivo godimento. Garufi auspica “l’attivazione di tavoli di monitoraggio veri e non puramente formali da parte del governo regionale, allo scopo di evitare che l’accumularsi di ritardi ed inefficienze faccia sprecare alla Sicilia la straordinaria occasione rappresentata dal Pnrr”.
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