Riceviamo e pubblichiamo una segnalazione di uno dei tanti passeggeri costretti a girovagare per la Sicilia,a seguito del recente incendio che ha interessato l ‘aereoporto eteneo.


“Intanto i passeggeri vengono dirottati a Palermo P. Raisi, Trapani Birgi, Comiso… con un’aggravante… vero è che con mezzi messi a disposizione dalle compagnie aeree e/o dai gestori degli aeroscali vengono assicurati i trasferimenti per raggiungere, come nella fattispecie, l’aeroporto di Catania ma ne vogliamo tenere conto del disagio che subiscono i passeggeri che devono raggiungere l’entroterra centro Isola allorché sono, di fatto, “costretti” a viaggiare per centinaia di km da in punto all’altro della Sicilia? Mi spiego meglio. Un passeggero che ha scelto per propria comodità di orario/costo biglietto, lo scalo di Catania per il proprio viaggio di ritorno a casa, sulle Madonie, che viene “dirottato” a Trapani Birgi “grazie” al bus navetta è costretto ad andare a Catania e poi fare il viaggio a ritroso perché il bus non “effettua” la fermata intermedia, per esempio, presso l’area di servizio di Scillato che dista appena 25/35 km. dalle alte Madonie!!! Ma no, deve prima andare a Catania che da Scillato dista circa 150km e poi ripercorrere la stessa distanza (150×2=300) per arrivare finalmente a casa!!! Se non sono disagi questi e se questo non è fottersene bellamente dei cittadini, beh! Ditemi voi!!!”.
Ah! Dimenticavo: Ci rimette pure il costo del carburante o, nella peggiore delle ipotesi paga magari 150/200€ di noleggio, “