Partirà il 6 agosto la rassegna di teatro contemporaneo intitolata “Le Cinque Terre”, organizzata dall’Associazione Circo dell’avvenire, e realizzata con il contributo delle risorse del Fondo Unico dello Spettacolo del Ministero della Cultura gestite dalla “Città di Palermo – Assessorato alla Cultura” e dalla Città Metropolitana di Palermo.
La rassegna vede approdare nei Comuni di Carini, Cefalù, Palazzo Adriano, Petralia Sottana e Prizzi proposte di teatro volte a contribuire alla conoscenza e promozione del teatro contemporaneo.


I Comuni coinvolti condividono il desiderio di promuovere la crescita culturale e la bellezza all’interno delle proprie comunità e rappresentano simbolicamente le cinque terre di un arcipelago, immaginati come cinque approdi in cui fare attraccare gli spettacoli proposti.
Saranno portati in scena autori teatrali siciliani e artisti di fama nazionale attivamente impegnati sulla scena teatrale contemporanea.
Lo spettacolo “Cantico dei Trapassati”, testo e regia di Rosario Palazzolo, vedrà in scena Anton Giulio Pandolfo, Bruno Di Chiara e Rosario Palazzolo, con le musiche di Maurizio Curcio. Debutterà il 6 agosto al Castello La Grua Talamanca di Carini, il 9 sarà all’Ex Convento dei Padri Riformati di Petralia Sottana, il 12 nella Tenuta Bordonaro di Cefalù, il 17 al Museo Civico Real Casina di Palazzo Adriano e il 21 nella Chiesa di San Nicolò di Prizzi.


La rassegna si chiuderà il 25 agosto, alla Tenuta di Bordonaro di Cefalù, con lo spettacolo “Totò e Vicè -Operina musicata per ombre e voci”, adattamento e regia di Giuseppe Cutino, dal testo del maestro Franco Scaldati. In scena ci saranno Rosario Palazzolo e Anton Giulio Pandolfo, con Sabrina Petyx, Egle Mazzamuto e Maurizio Curcio con le sue musiche originali.I due spettacoli sono accomunati dal tema della vita e della morte. I personaggi che incontriamo sono derelitti, emarginati che hanno il potere di toccare le nostre corde più sensibili, i nostri sentimenti più puri e al contempo ci mostrano le nostre peggiori efferatezze e inettitudini. Essi ci accompagnano verso un baratro che mostra quanto il teatro contemporaneo sia necessario all’esistenza, perché tenta di vincere le battaglie che la realtà solitamente perde, abituandoci alla lotta, alla resistenza, alla sconfitta e soprattutto all’immaginazione.
Per informazioni contattare Anton Giulio Pandolfo al 328 6632893