Attualità

Regione, sbloccati 422 milioni di euro per i pagamenti tardivi

Sono in corso i mandati di pagamento da parte dei dipartimenti regionali a seguito del completamento del riaccertamento parziale sui residui passivi alla data del 31 dicembre 2022. I dipartimenti regionali interessati possono così liquidare le partite contabili di propria competenza per effetto del decreto emesso lo scorso 14 giugno dal Ragioniere generale, che riguarda parte dei fondi extraregionali. Il riaccertamento dei fondi regionali è stato completato da tempo. È questo il quadro emerso nel corso dell’incontro, convocato oggi a Palazzo d’Orléans dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, fra il ragioniere generale Ignazio Tozzo e i direttori generali dei dipartimenti interessati al pagamento dei debiti che scaturiscono dal riaccertamento dei residui accumulati entro dicembre 2022.

«La Ragioneria generale della Regione Siciliana, con decreto dello scorso 14 giugno, ha reso disponibili le somme in pagamento per il riaccertamento parziale dei debiti relativi all’esercizio 2022 per un importo pari a 422 milioni di euro – dice il presidente Schifani – . Somme già disponibili che consentiranno ai dipartimenti interessati di effettuare a stretto giro i mandati di pagamento a favore di imprese creditrici e aziende fornitrici dell’amministrazione regionale in molti settori, dai beni ai servizi e ai lavori». 

«Per quanto riguarda invece il riaccertamento finale, che comporterà lo sblocco di tutti gli altri fondi extraregionali – continua Schifani –  sono in corso le procedure di verifica per l’approvazione definitiva del documento contabile di riaccertamento entro il mese di giugno. Grazie alla digitalizzazione che stiamo attuando, anche con la correzione del sistema Score, puntiamo a rendere più efficiente e veloce la procedura di riaccertamento dei residui della Regione nei prossimi esercizi finanziari». 

I dipartimenti interessati che stanno emettendo i pagamenti sono 17: Segreteria generale, Programmazione, Autorità di bacino, Beni culturali, Acqua e rifiuti, Famiglia, Lavoro, Infrastrutture, Drt, Istruzione, Ufficio speciale Istruzione, Formazione professionale, Agricoltura, Pesca, Turismo, Sviluppo rurale e Protezione civile.

redazione

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