Attualità

Le Madonie sotto attacco della fauna selvatica. I cinghiali sono diventati i padroni delle Madonie fino a mare

“Non c’è più tempo da perdere, la misura è colma”. Questi i commenti alla problematica fauna selvatica nel territorio delle alte e basse Madonie.

“Basta parlare! , gli organi istituzionali competenti devono agire con urgenza in modo serio.” Ad affermarlo è il presidente dell’Unione Madonie Pietro Macaluso e Francesco Migliazzo presidente del GAL Madonie dopo il grido di allarme arrivato da Michele Macaluso, amministratore comunale di Polizzi Generosa e agronomo che per tanti anni si è occupato di agricoltura nel territorio.

“È surreale quanto sta accadendo nel territorio delle Madonie – ha scritto Michele Macaluso. Siamo in presenza di un’invasione biblica di fauna selvatica, rappresentata da cinghiali e daini, che sta depauperando e distruggendo in modo irreversibile l’ecosistema delle Madonie. Dai pascoli naturali di altura ai giovani virgulti e polloni di rigenerazione boschiva, della biodiversità agraria di eccellenza (presidi Slow Food quali: il fagiolo badda e il pipiddu di Polizzi, l’albicocco di Scillato, la provola e la manna delle Madonie,..) alla biodiversità delle specie spontanee, dai ripopolamenti animali naturali alla zootecnia transumante, tutto è sotto attacco e prossimo alla scomparsa.”

Una fotografia amara questa di Michele Macaluso alla quale si deve aggiungere la distruzione delle infrastrutture e delle strutture rurali presenti nel territorio. Stiamo parlando di recinzioni, impianti irrigui, muretti a secco, tettoie ed altro ancora. Una condizione che determina anche la fuga degli operatori agricoli dalle campagne con tutte le problematiche di desertificazione e di dissesto idrogeologico connesse.

La situazione è al limite della sopportazione e della sopravvivenza del territorio e dell’ambiente protetto dove non si può più fare una escursione tranquilla. I cinghiali sono diventati i padroni delle Madonie fino a mare. Spadroneggiano ovunque anche tra gli agrumeti e gli orti creando danni ingenti alle colture e alle strutture; nulla li ferma e a breve li troveremo tra i bagnanti a Cefalù.

“Basta parlare e annunciare buoni propositi – continua Michele Macaluso – c’è bisogno di fatti concreti. C’è bisogno di tutti perché il problema si ingigantisce giornalmente alla faccia della sostenibilità e della biodiversità. La prossima settimana – annuncia Macaluso – si terrà a Polizzi Generosa una iniziativa pubblica alla quale saranno invitate rappresentanze istituzionali, scientifiche e imprenditoriali per stabilire concretamente le azioni da intraprendere urgentemente.”

Redazione

Recent Posts

Referendum. Incontro con la cittadinanza di Cefalù

Per un lavoro più tutelato, dignitoso, stabile e sicuro, alle ore 10:00 mercoledì 23 aprile…

12 minuti ago

BCsicilia: Corso sulla Grande Guerra

Inizia giovedì 24 aprile 2025 alle ore 17 il Corso “1915-18. La Sicilia nella Grande…

24 minuti ago

Serata danzante non autorizzata all’interno di uno storico edificio cittadino. Sequestri e denunce della Polizia

Negli scorsi giorni, personale della Polizia di Stato appartenente alla Divisione di Polizia Amministrativa e…

31 minuti ago

Presentata “The Week Of The Florio” e la partnership con UNIPA

La 109ª edizione della Targa Florio si prepara al debutto con diverse novità, dall’8 al 10 maggio 2025. Presentata al…

40 minuti ago

I bonus raccontati bene: guida realistica per sfruttarli al meglio

Nel mondo dei casinò online, ogni giocatore ha vissuto almeno una volta il classico momento…

2 ore ago

Istruzione, 3 milioni per interventi straordinari nelle scuole. Turano: «Aiutiamo gli enti locali a mettere in sicurezza gli istituti»

Tre milioni di euro sono stati destinati dalla Regione Siciliana a interventi urgenti di manutenzione…

3 ore ago