La provincia di Palermo si conferma anche nel 2022 la peggiore nella gestione del Ri-ciclo dei rifiuti, con solo il 36% di raccolta differenziata. A pesare significativamente è il comune di Palermo con il 16% di differenziata (il 15% nel 2021). Stessa cosa,nella gestione del Ri-ciclo dei rifiuti, con solo il 36% di raccolta differenziata.

Senza la città capoluogo, la percentuale nella provincia aumenterebbe al 70% grazie ai 67 comuni ricicloni che hanno superato il 65% (erano 52 nel 2021), e sono 20 i comuni rifiuti free che hanno una produzione di rifiuti indifferenziati inferiori a 75 chili. Tra questi Bagheria che in tre anni, è passata dal 38% al 67%.

Queste le conclusioni dell’Eco Forum Provinciale Sui Rifiuti e l’Eeconomia Circolare di Legambiente tenutosi nel Complesso Monumentale Sant’Agostino a Corleone.

Arriva invece dalla provincia la rivoluzione ecologica.“Siamo noi la transizione ecologica di cui tanto si parla oggi al tempo del PNRR,afferma la presidente della Srr palermo Provincia Est, Daniela Fiandaca,in occcasione della tavola rotonda dei cantieri dell’economia circolare dell’Ecoforum. A giugno si svolgerà l’ultima conferenza di servizi per ottenere l’Autorizzazione Unica “PAUR” dall’Assessorato siciliano e cominceremo i lavori dell’Impianto che accoglierà i rifiuti dei 38 comuni dell’Ambito Srr Palermo Provincia Est, chiudiamo il ciclo e teniamo le tariffe bloccate per 20 anni. Il nostro lavoro guarda all’ambiente e ai cittadini”.

Durante il convegno è stato esposto il lavoro svolto dalla società d’ambito Palermo Provincia Est e i risultati raggiunti. Tra i più importanti il Polo Impiantistico Wast to Energy di Balza di Cetta nel Comune di Castellana Sicula.  La relazione dell’Ing. Domenico Quagliana ha evidenziato come il percorso cominciato nel 2019 ha individuato un partner privato d’eccezione Asja Ambiente spa, leader nel settore, e le caratteristiche tecnologicamente avanzate dell’impianto che avrà un mitigato impatto ambientale e chiuderà il ciclo dei rifiuti per tutto l’ambito.

Con Tommaso Castronovo, responsabile Rifiuti ed Economia Circolare di Legambiente, si è parlato del percorso politico che ha visto il territorio delle Madonie protagonista della transizione ecologica: “Una visione iniziata tanti anni or sono. Dalla discarica al polo impiantistico. Da ultimo è stato determinante il ruolo del Comune di Castellana Sicula, a guida del sindaco Calderaro, che ha detto si all’opera industriale”- come ha concluso la Presidente Daniela Fiandaca quale vice sindaco del comune madonita.