“Le banche hanno bloccato il pagamento degli stipendi ai 686 dipendenti dell’Amap e a rischio potrebbero essere anche le attività legate alla gestione del pubblico servizio idrico integrato a Palermo e negli oltre 40 Comuni della Provincia. Per questo chiediamo subito una convocazione per affrontare l’emergenza e dichiarano lo stato di agitazione”.
Lo affermano Calogero Guzzetta e Nino Musso della Filctem Cgil Palermo e Maurizio Terrani della UilTec Sicilia-Palermo dopo avere appreso del provvedimento dell’autorità giudiziaria emesso nei confronti dell’Amap Spa. E aggiungono: “Aspettiamo che la giustizia faccia il suo corso ma siamo preoccupati per il futuro dei lavoratori e dei cittadini. Per questo lunedì 29 maggio, dalle 8 alle 12, si terrà un sit-in davanti alla sede della Prefettura di Palermo”.

“Siamo estremamente preoccupati per il futuro dell’Amap: gli istituti bancari hanno infatti bloccato il pagamento degli stipendi ai 686 dipendenti e anche le forniture potrebbero essere a rischio, dal carburante alle sostanze per il trattamento delle acque. Chiediamo alle istituzioni di intervenire per evitare un’emergenza che potrebbe travolgere Palermo e quasi tutta l’area metropolitana”. Lo dice Giuseppe Badagliacca di Federenergia Cisal. “Siamo rispettosi del lavoro degli inquirenti e ci auguriamo che la giustizia faccia il suo corso in tempi rapidi, punendo eventuali comportamenti illeciti – continua Badagliacca – Il blocco della liquidità dell’azienda rischia però di avere conseguenze anche su un servizio delicatissimo come quello idrico e quindi su centinaia di migliaia di cittadini”.