Verso un 23 maggio di tutta la città, con i lenzuoli che inonderanno di scritte forti e di colori il corteo che si snoderà lungo le strade di Palermo.

Il corteo di “resistenza popolare per un’antimafia intersezionale”, organizzato dalla Cgil Palermo con le associazioni del “coordinamento 23 maggio”, partirà alle ore 15 dalla facoltà di Giurisprudenza e percorrerà via Maqueda, via Ruggero Settimo, via Libertà per arrivare alle 17.30 in via Notarbartolo, sotto l’albero Falcone, dove si terrà il minuto di silenzio.

 Durante il corteo, i soggetti promotori, in tutto 15, interverranno lungo il percorso.  Il segretario generale della Cgil Palermo Mario Ridulfo interverrà in via Libertà, all’altezza del Giardino Inglese.  

La manifestazione, dal titolo  “Non siete 'Stato' voi, ma siete stati voi” che si terrà domani a Palermo per l’anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Di Cillo e Antonio Montinaro, nasce, spiega la Cgil, tra i promotori e organizzatori del corteo,  “per dire basta alle commemorazioni che non rappresentano tutti, per dire basta ai silenzi e alle impunità di Stato, per riprendersi uno spazio per parlare e difendere i diritti”.  

“L’anniversario delle stragi di mafia oltre che essere un momento di ricordo e di memoria torna a essere l’occasione per una mobilitazione in cui il sindacato e le associazioni scendono in piazza per mettere al centro il tema dei diritti, del lavoro e della giustizia sociale - dichiarano il segretario generale Cgil, Palermo Mario Ridulfo e il  responsabile del dipartimento Legalità della Cgil Palermo Rosario Rappa -   Con questa iniziativa, diamo vita a una manifestazione alternativa che lega insieme lotta alla mafia e diritti. Temi centrali che per noi rientrano nel programma di mobilitazione più generale dei lavoratori in corso nel Paese e che ha visto la partecipazione della Cgil Palermo alla manifestazione nazionale di sabato scorso a Napoli”.

 Per tutta la giornata di oggi, come già nei giorni scorsi, continua la preparazione dei lenzuoli in piazza Massimo e il volantinaggio alla città.

Nei lenzuoli diverse le scritte per dare il senso che antimafia “intersezionale” significa inserire la lotta mafia in un contesto più ampio di lotte sociali e di analisi della condizione politica, sociale, culturale ed economica di Palermo e della Sicilia. Le parole chiave saranno: lotta alla mafia, antifascismo, lotta ambientalista, antimilitarista, antiatlantista, transfemminista e antirazzista. E diritti alla casa, alla sanità pubblica, al lavoro, alla riqualificazione degli spazi dove vivere e abitare.

Tra le adesioni quella dell’Anpi Palermo, l’associazione nazionale partigiana, per ricordare anche il 23 maggio il sostegno ai valori dell’antifascismo e della resistenza, incarnati nella Costituzione. L’associazione Udi Palermo, tra le promotrici, riparte dalle Piazze delle Donne del Digiuno del ’92, dopo le stragi, e chiede “che la lotta alla mafia venga inserita in un contesto più ampio di lotte sociali, ambientali, antirazziste, antifasciste e femministe”.

Gli studenti dell’Udu Palermo scenderanno in piazza come ogni anno e aderiscono alla manifestazione “per ricordare i valori antimafia e il fatto che – spiega Valerio Quagliano, coordinatore Udu Palermo -   il corteo parta da Giurisprudenza, la facoltà di Falcone e Borsellino, ha un segnale preciso dell’impegno dell’Università di Palermo nella lotta contro la mafia”.  

“Parteciperemo alle iniziative del 23 maggio, perché come  fu per la grande manifestazione del 1992 nel giorno del funerale del giudice Falcone, della moglie e degli agenti della scorta quando i lavoratori scesero in piazza per ‘rilanciare la vertenza’ contro l’illegalità la sopraffazione che avevano privato la nostra terra di grandi uomini e donne dello Stato, così ribadiremo che per contrastare la mafia serve un forte e corale No ogni giorno”. Così il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana, annuncia la partecipazione del sindacato, come ogni anno con tutte le sue federazioni enti e associazioni,  alle iniziative previste per domani 23 maggio a Palermo organizzate dalla Fondazione Falcone, quando ricorreranno i trentuno anni dalla strage di Capaci, in cui persero la vita  il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, e gli agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Il sindacato sarà presente con una pettorina identificativa, che porta due frasi (‘Italia parte civile’ da un lato e ‘Per non Dimenticare, gli uomini passano, le idee restano ..continueranno  a camminare sulle gambe di altri uomini’, dall’altra), al corteo che nel pomeriggio partirà da Porta dei Giganti ( via Duca della Verdura) per dirigersi verso l’albero Falcone e assistere al minuto di silenzio alle 17,58. “La società civile, il mondo del lavoro, devono tenere accesa quella fiamma che portò in piazza migliaia di lavoratori nell’anno terribile delle stragi, la coscienza antimafia è fatta di scelte quotidiane che portano a far prevalere il legale sull’illegale, il rispetto sulla sopraffazione,  il bene della collettività contro quello dei mafiosi. Le istituzioni devono essere protagoniste di questo percorso – aggiunge La Piana – che è l’unico che possa portare allo sviluppo del nostro territorio, perché liberandoci dell’economia sommersa e illegale, possiamo far rinascere l’economia pulita, buona, quella che porta a creare un futuro per i nostri giovani”. La Piana conclude “I giudici Falcone e Borsellino, tutte le donne e uomini della scorta, come tutte le vittime di mafia, ci hanno lasciato questo grande messaggio: ogni No a tutte le forme di condizionamento è un passo in avanti in questa battaglia che bisogna vincere tutti insieme”.  

A Librino per Capaci di Crescere
Giovani, Istituzioni, impresa sociale ed associazionismo si danno ancor auna volta appuntamento a
Librino, al Polo Educativo Villa Fazio per la nona edizione di “Capaci di Crescere”, iniziativa realizzata il
23 maggio di ogni anno, anniversario della Strage di Capaci, da Fondazione Ebbene e Consorzio Sol.Co,
con l’apporto della Cooperativa sociale Mosaico, dell’Associazione C’era domani Librino e dell’Istituto
Regionale di Istruzione Secondaria Superiore “Francesca Morvillo” per accompagnare le nuove
generazioni e la comunità alla legalità come stile, come comportamento e strada per sviluppo per il
territorio .
E’ proprio per celebrare e diffondere azioni e processi di contrasto alle Mafie che ogni anno al Polo
Educativo di Librino centinaia di ragazzi si riuniscono per parlare di legalità, incontrare coloro i quali
combattono le mafie, affermare che i giovani, anche coloro i quali vivono nei contesti più fragili sono
“Capaci di Crescere” e far crescere il cambiamento.
Il focus dell’appuntamento 2023, patrocinato da Fondazione Falcone e Comune di Catania, è “Capaci
di Crescere, Capaci di Accogliere, capaci di Cambiare” Un tema scelto per sottolineare non solo la
capacità propulsiva e di cambiamento – culturale e sociale – che i giovani possono esprimere in un
percorso di legalità, ma anche per affermare come legalità sia vivere la comunità in modo accogliente,
nel rispetto del più fragile, del diverso, di chi può essere discriminato.
Valori, uguaglianza e accoglienza, alla base di una comunità che sceglie la legalità come stile.
L’appuntamento per il momento Istituzionale simbolo di tutta l’iniziativa è alle 09.00 attorno all’albero
Falcone posizionato all’ingresso del Polo Educativo Villa Fazio dove riuniremo, come ogni anno, le
Istituzioni cittadine e le organizzazioni del territorio insieme ai ragazzi delle scuole.
Dopo il momento commemorativo si aprirà la tradizione attività con gli studenti che in questa edizione
2023 saranno coinvolti in un’estemporanea d’arte. Il tema affidato per le loro creazioni sarà proprio
“legalità per crescere, accogliere e cambiare”. Con tele e pennelli i ragazzi ci condurranno in un viaggio
tra colori ed emozioni. Le opere realizzate avranno e daranno nuova vita e andranno a decorare le
pareti del Dormitorio dedicato alle persone senza dimora Catania che verrà inaugurato in Via Filippo
Eredia.
L’iniziativa chiude il cartellone di Eventi, 21 in tutta Italia, che Fondazione Ebbene con la sua Rete
Nazionale di prossimità ha promosso per descrivere come le mafie si sconfiggono grazie alla traduzione
in azioni concrete dei valori che la mafia vuole azzerare: l'uguaglianza, il rispetto, la fiducia, la
responsabilità.