Si è svolta a Cefalù l’ultima mobilità (1 – 5 maggio) del progetto Erasmus+ “We will always be together”, che vede come partner dell’IISS “Del Duca – Bianca Amato”, con la Dirigenza della prof.ssa Antonella Cancila e con l’infaticabile responsabile del Programma Erasmus prof. Gianni Catanese, scuole provenienti da Grecia, Polonia, Romania e Turchia.
Il progetto, come si evince dal titolo, è volto a educare gli alunni a combattere forme di esclusione sociale, di bullismo e di intolleranza nella scuola e fuori dalla scuola, dal momento che si tratta di un grave fenomeno che riguarda il mondo intero, per potere creare nuove prospettive di convivenza in cui “staremo sempre insieme”. È sempre più necessario il coinvolgimento degli studenti per prevenire il problema dell’abbandono scolastico, all’interno dei programmi di sviluppo dell’Unione Europea. Si deve puntare a evitare tutte le situazioni in grado di causare tensioni nella società, in ambito familiare, nei rapporti di amicizia, all’interno delle relazioni sociali; il progetto si pone l’obiettivo di educare i giovani a prevenire tutte le situazioni di incompatibilità sociale, di sofferenza delle persone che non possono soddisfare i bisogni di base, di abbandono scolastico e, in generale, di esclusione sociale.
Questi obiettivi, all’interno del progetto, possono essere raggiunti anche grazie alle attività teatrali e ai metodi ad esse connessi, utilizzando varie tecniche come gli studi sulla empatia e sulla possibilità di creare una reale “fusione tra anime”, attraverso la pantomima, l’improvvisazione, il gioco di ruolo, la creazione di storie e la drammatizzazione.
A tal fine, nella mobilità cefaludese, sono stati svolti giochi di ruolo e giochi di gruppo, attività sportive, studio di storie e leggende siciliane (perché è fondamentale la conoscenza delle tradizioni e della cultura dei diversi paesi) e loro drammatizzazione presso il teatro comunale “Salvatore Cicero”, grazie alla preziosa disponibilità dell’Amministrazione comunale. A ciò si è aggiunta la conoscenza del territorio, con visite culturali a Cefalù e alla sua maestosa Rocca, a Palermo e a Catania, anche attraverso il fascino dell’escursione sull’Etna.
Conoscere e comprendere il territorio, la cultura, le tradizioni, gli usi degli altri popoli è sicuramente il primo passo verso l’integrazione, verso lo spirito di collaborazione e condivisione e, quindi, verso il superamento di pregiudizi che possono essere alla base di fenomeni di esclusione sociale. È questo il senso dello stare sempre insieme, obiettivo fondamentale, anche se non sempre facile.
Siamo sicuri che tutti i partecipanti al progetto Erasmus+, ormai sostanzialmente concluso, riusciranno a dare un contributo al percorso di integrazione e inclusione sociale, all’interno del quale anche una difficoltà può essere motivo di riflessione e crescita.
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