Assoluzione piena. Il fatto non sussiste. Poche parole pronunciate dalla Presidente Piras della terza sezione
penale della Corte di Appello per ridare a Livio Marrocco ciò che gli è stato tolto per 10 lunghi anni, il suo
onore.

Dalle indagini partite nel 2012 e dai titoloni del 2014 in cui venivano contestati all’ex capogruppo
ben 300.000€ fino ad arrivare ai 3000€ scarsi del processo di Appello che si conclude con la piena
assoluzione. Un processo partito in pieno clima di odio nei confronti della politica, che ad oggi dopo più di
cento indagati si sta concludendo con un nulla di fatto. Nel frattempo sono state distrutte le vite di coloro
che sono stati travolti dalla gogna mediatica, impossibilitati a difendersi dall’odio dei social.
“Un sistema che non funziona – afferma Livio Marrocco – orientato solo alla gogna e non ai principi
costituzionali della non colpevolezza fino al terzo grado di giudizio. Non porto rancore ma non dimentico.
Non avevo mai avuto a che fare con la giustizia ed ho avuto modo di vivere un mondo completamente
diverso in cui la tua vita è appesa al nulla. Nessuno mi restituirà questi 10 anni, nessuno mi ridarà indietro
ciò che ho perso in termini lavorativi, in termini di carriera istituzionale. Nessuno scriverà nei media tanto
quanto ha scritto in termini negativi in questi anni su di me. Questo lo so ma non dovrebbe essere così!
Sono riuscito a resistere in questo lungo periodo perché ero certo delle mie ragioni, perché avevo una
famiglia che mi sosteneva e che io sostenevo, perché avevo il mio lavoro ed ho potuto difendermi. Non so
se un’altra persona avrebbe resistito. Dobbiamo interrogarci su questo. Adesso guardo avanti portando con
me questa esperienza come fonte di forza e coraggio!”
On. Dr. Livio Marrocco