Attualità

Primo Maggio. Cgil, Cisl, Uil: Ripartire dal lavoro che è alla base della nostra Costituzione

“Cosi come la nostra Costituzione pone a fondamento della nostra società il Lavoro, lo stesso la politica deve fare a tutti i livelli per dare nuova linfa vitale al nostro territorio e affrontare cosi la crisi e le emergenze che ancora attendono risposte con un chiaro e definito piano di rilancio”.
Cosi i tre segretari generali di Cgil Cisl Uil Palermo, Mario Ridulfo, Leonardo La Piana e Luisella Lionti, lanciano il loro messaggio in vista della Festa dei lavoratori, il prossimo lunedì 1 maggio, nel giorno in cui le tre confederazioni nazionali si riuniranno a Potenza, città simbolo della difficile situazione del Sud, ma anche come luogo dal quale può partire una nuova stagione di rilancio e crescita. “Fondata sul lavoro” 75 anni di Costituzione, è lo slogan che identifica l’edizione di quest’anno del tradizionale corteo di Cgil Cisl Uil. Sono oltre 69 mila secondo i dati ufficiali dell’Istat le persone in cerca di occupazione a Palermo, il tasso di disoccupazionesi attesta attorno al 18 per cento, sale ad oltre 32 per i giovani.
“Riteniamo che i dati reali siano molto più alti anche perché la povertà è cresciuta in città. Ai giovani bisogna dare risposte al più presto, le politiche attive del lavoro devono portare a creare posti di lavoro vero sfruttando al massimo le potenzialità della nostra realtà e colmando quei gap, come quelli infrastrutturali che da sempre bloccano lo sviluppo e rendono impossibile la spinta propulsiva necessaria per la creazione di posti di lavoro. Ma bisogna pensare anche a chi, ultracinquantenne ha perso il posto e si sente escluso dal mercato del lavoro” spiegano Ridulfo, La Piana e Lionti.
“Nelle periferie della città di Palermo, il disagio cresce, dai servizi sociali a quelli urbani sono zone della città spesso carenti e abbandonate, per questo è essenziale che la rinascita parta proprio da lì, per imprimere il cambiamento reale e concreto e per poter davvero avviare un percorso che ci portifuori dallo stato di emergenza finora vissuto”.
“Servono strumenti di sostegno al reddito per i lavoratori delle aziende in crisi, tutelare il lavoro che c’è, e formare i nostri giovani verso quelle nuove professioni che puntano verso la digitalizzazione e lo sviluppo eco-sostenibile delle nostre città”.
“Il lavoro poi è vita e non può mai mettere a rischio i lavoratori, per questo bisogna rilanciare anche il tema della Sicurezza perché sono troppe le vittime di infortuni legati al mancato rispetto delle regole”.

Redazione

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