Il 25 aprile 1945 il Comitato di Liberazione Nazionale dell’Alta Italia proclama l’insurrezione in tutti i territori occupati dai nazifascisti. È la spallata decisiva al tiranno.
Pochi giorni, e tutta l’Italia del Nord è finalmente libera!
Da qui, comincia la storia di questa data simbolica, elevata ufficialmente a festa nazionale pochi anni dopo la fine del conflitto. La storia di questa ricorrenza è la storia dell’Italia Repubblicana, della nostra Costituzione antifascista. E’ la storia della nostra democrazia, imperfetta quanto si vuole, offuscata da tante nubi durante il lungo dopoguerra, ma viva e arrivata sino ai nostri giorni. Figlia della Resistenza partigiana, madre della nostra libertà.
La Costituente per la Castelbuono di domani, nel ricordo doveroso del passato, volge il suo sguardo preoccupato al presente e rifiuta, in maniera decisa, ogni subdolo tentativo di annacquare o di rimuovere la memoria da parte di chi, in nome di un malinteso (e venato di malafede) intento di “pacificazione nazionale”, vorrebbe far sentire il 25 aprile come qualcosa di superato. Proprio come il Fascismo.
In questo senso, possiamo ancora dare ben ragione ad Enzo Biagi: “una certa Resistenza non è mai finita”.
Buon 25 aprile, buona Festa della Liberazione!
La Costituente per la Castelbuono di domani
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