Attualità

Milioni di euro in arrivo per i forestali ? ultimatum alla Regione siciliana: ha dodici mesi di tempo per stabilizzare, dopo deferita alla corte di giustizia.

La petizione che ha ad oggetto i diritti di oltre mille forestali ha fatto centro.I Forestali avranno diritto alla stabilizzazione ed al risarcimento del danno. La Commissione Europea, infatti, in seguito alle azioni legali comunitarie avviate con successo dallo Studio Legale Fasano, Avvocati Angela  e Stefania, ha bacchettato la Regione, imponendo un piano di stabilizzazione che, se non verrà effettuato e avviato entro 12 mesi, porterà il Caso dinanzi la Corte di Giustizia, con gravi ripercussioni per l’amministrazione regionale.

Si dichiarano parecchio soddisfatte le avvocate che hanno risolto il problema e che, da sette anni, hanno avviato una lotta senza precedenti, la prima in assoluto per la categoria, che sta determinando numerose conseguenze positive, tra cui i ricorsi accolti dinanzi al Tribunale di Termini Imerese per il diritto all’indennità di anzianità al pari dei colleghi a tempo determinato.

Grazie alla nostra petizione,  dichiara l’avvocato A.M. Fasano – si è aperta una breccia dalla quale sono scaturiti diritti collaterali e paralleli. I Tribunali, finalmente, a seguito della petizione avviata dallo studio Fasano, possono finalmente dichiararsi precari cui è stato violato il proprio diritto al lavoro. Il Parlamento Europeo, grazie alla petizione avviata dal nostro studio legale, nella seduta pubblica PETI del mese di gennaio 2023 (25 gennaio 2023), ha storicamente dichiarato – procedura di infrazione – 0171/2018 –  che ai forestali siciliani spetta il risarcimento del danno comunitario e che gli stessi hanno diritto alla stabilizzazione, sollecitando la Commissione Europea a adottare gli opportuni adempimenti sul punto nei confronti della Regione.

Il Parlamento europeo ha anche dichiarato che i lavoratori forestali siciliani non sono lavoratori stagionali e che, in ogni caso, la nozione di stagionalità, così come stabilito dalla Corte di Giustizia sul punto, non limita il diritto al risarcimento. Siamo stati capaci di avviare un filone comunitario e giurisprudenziale che sarà utile per la categoria e che molti, inizialmente scettici, adesso appoggiano e, diciamolo, riproducono. E la cosa non può che farci piacere; aiutare  i sindacati e i colleghi nella soluzione e nella applicazione di strategie vincenti è un qualcosa che porta unicamente al bene comune, il bene della categoria, e ben venga che adesso molti studi legali e tantissimi sindacati, anche i più grandi, ci contattano o prendono spunto dalle nostre azioni per promuovere le proprie. Essere stati i generatori e gli ideatori di questo risultato è la soddisfazione più grande, in primis per i nostri clienti, in secondo luogo per noi”.

redazione

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