Domenica 16 Aprile, in occasione della Giornata del Seminario, i seminaristi Wilfried Michel Ebode Atangana e Gabriel Ewodo Evina Messomo saranno ammessi tra i candidati al Diaconato e al Presbiterato. La celebrazione eucaristica sarà presieduta alle ore 18 in Basilica Cattedrale a Cefalù da S.E.R. Mons. Giuseppe Marciante.

L’annuncio è stato dato il 19 marzo scorso,dal Vescovo di Cefalù che nel suo messaggio per la giornata del Seminario ha invocato “lo Spirito Santo, datore di ogni buon dono, perché altri giovani della nostra Diocesi, accompagnati nel discernimento vocazionale dai parroci, si abituino a vederci in profondità con gli occhi del cuore, rispondendo con prontezza alla chiamata del Signore”. Il Vescovo Marciante ha chiesto la preghiera e l’impegno di tutti nei confronti dei giovani perchè sono loro, come ricorda Papa Francesco, “l’adesso di Dio”. “Spendiamo il nostro tempo per loro – ha chiesto mons. Marciante che ha auspicato l’individuazione in ogni parrocchia di un animatore vocazionale -, perché solo chi dà riceve e questo è il modo migliore per preparare il futuro della nostra Chiesa”.

Wilfried e Gabriel sono stati accolti nel 2019 nel nostro Seminario Vescovile dalla Diocesi di Obala (Camerun). Il loro arrivo nella Chiesa cefaludense è il frutto del rapporto di fraternità e collaborazione tra la Diocesi siciliana e quella camerunense portato avanti per volontà dei suoi pastori S.E.R. Mons. Giuseppe Marciante e S.E.R. Mons. Sosthène Léopold Bayemi Matjei.

Di seguito il messaggio integrale del Vescovo di Cefalù per la Giornata del Seminario:

Carissimi fratelli sacerdoti,

figli e figlie della nostra amata Diocesi,

nella commozione creata dalla Messa Crismale, Mercoledì Santo, vi ho rivolto un accorato invito a pregare «il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe» (Mt 9,37) e, in particolare, per i nostri seminaristi Wilfried e Gabriel che, il prossimo 16 aprile saranno ammessi all’Ordine del Diaconato e del Presbiterato, e per Benjamin che sarà ordinato diacono il 29 giugno p.v.: accompagniamoli con la nostra preghiera e il nostro affetto fraterno.

Invochiamo lo Spirito Santo, datore di ogni buon dono, perché altri giovani della nostra Diocesi, accompagnati nel discernimento vocazionale dai parroci, si abituino a vederci in profondità con gli occhi del cuore, rispondendo con prontezza alla chiamata del Signore.

In occasione della Giornata Pro Seminario (domenica 16 aprile 2023) vi invito ad essere generosi nei confronti del nostro Seminario, sensibilizzando tutti a sostenere con un’offerta i nostri seminaristi.

Diverse possono essere le modalità: dal “fiore che non marcisce” alla “borsa di studio” in memoria di un caro defunto; dall’adozione di un seminarista (con un contributo per la retta mensile, per i libri o per le tasse universitarie) ai legati di Sante Messe in suffragio dei propri cari defunti.

È necessario che settimanalmente in Parrocchia si promuova la preghiera per le vocazioni.

Sarebbe auspicabile che in ogni Parrocchia si individuasse un animatore vocazionale, ossia un innamorato di Cristo e della Chiesa, capace di contagiare altri giovani nella testimonianza appassionata del Vangelo. Potrebbe coordinare, in accordo con il Servizio Pastorale Giovanile, le attività vocazionali, promuovendo momenti di preghiera, esperienze di servizio agli ultimi e ai piccoli del nostro tempo, spazi di deserto per la preghiera e la riflessione personale.

I giovani come ci ha ricordato il Papa sono l’adesso di Dio: spendiamo il nostro tempo per loro, perché solo chi dà riceve e questo è il modo migliore per preparare il futuro della nostra Chiesa.

«Vocazione – direbbe Don Tonino Bello – è la parola che dovresti amare di più, perché è il segno di quanto sei importante agli occhi di Dio. È l’indice di gradimento presso di lui della tua fragile vita. Sì, perché se ti chiama, vuol dire che ti ama, gli stai a cuore, non c’è dubbio. In una turba sterminata di gente risuona un nome: il tuo».

Amiamo la nostra vocazione, amiamo la nostra Chiesa e serviamola con gioia. Apriamo le porte del nostro cuore alle sorprese dello Spirito. Le porte chiuse, infatti, indicano l’incapacità a saper rischiare, a sapersi tuffare nel mondo per proclamare a tutti che la vita ha sconfitto la morte.

Costruiamo insieme una Chiesa giovane capace di aprire le porte, non solo delle chiese, ma soprattutto del cuore dell’uomo, perché tutti entrino nel cuore di Dio.

Il Signore ci benedica col dono di sante vocazioni.

Dio di misericordia,

apri il nostro cuore all’ascolto della tua Parola,

aiutaci a lasciarci toccare dal tuo amore,

perché possiamo toccarti con la fede.

Dona alla nostra Chiesa Cefaludense

giovani che sappiano rischiare tutto per il Vangelo,

dona loro occhi e cuore nuovi, capaci di riconoscerti

raccontando agli altri la gioia dell’incontro

e testimoniandoti al mondo coi fatti e nella verità.