E’ a ridosso della santa Pasqua che porta con sé un vento dolce e sicuro, anche rivoluzionario se vogliamo, capace di  spazzare col pensiero le brutture del mondo solleticando riflessioni di pace e serenità, schioccano i messaggi di auguri in ogni dove e sulla scia delle lettere virtuali e dei messaggi di luce che in tanti inviano, vogliamo raccontarvi il messaggio che la scrittrice Francesca Giannone, pugliese, ci lancia con il suo romanzo “ la portalettere”casa editrice Nord.

Una storia vera ambientata al sud dove una donna proveniente dal nord rivoluziona con la sua presenza fatta di discrezione, ma anche molto carattere e sicurezza, molte abitudini e modi di pensare di  un piccolo paesino pugliese.

Questa donna era la nonna della nostra autrice che raccontandola e romanzando la sua storia non solo le rende omaggio, ma ci racconta la storia ed il lavoro svolto da molte donne che hanno svolto e svolgono un lavoro bello e particolare, il lavoro della portalettere.

La storia è ambientata negli anni ’30, che fanno da cornice alla storia, anni di cambiamenti per la vita sociale e culturale, ma anche di microrivoluzioni silenziose che hanno permesso alle donne di conquistare spazi di vita prima inimmaginabili.

Anna, la protagonista del romanzo, sposandosi lascia la sua città natia per raggiungere un piccolo paese del sud, dove viggonono regole di convivenza sociale e privata alla quale non è abituata, come l’eccessiva invadenza nella vita altrui, specialmente in quella delle donne  poco libere di decidere cosa fare della propria esistenza se non quella di occuparsi della casa e della famiglia.

Anna per un po’ proverà ad adattarsi alle regole del piccolo paese e a quelle tacitamente imposte dal marito Carlo, poi accadrà qualcosa di nuovo, sentirà forte il bisogno di prendere in mano la proria vita e fare qualcosa che la faccia stare bene, cosi sente dire che stanno cercando la figura di una portalettere in paese e si presenta come candidata, lascinado un po’ perplessi i coincittadini ed il marito, dovrà indossare i pantaloni e girare su una bici per consegnare la posta, ciò la porterà a raggiungere case e luoghi abitati da gente di qualunque tipo di estrazione sociale e culturale, gli incontri quotidiani genereranno nel tempo amicizie e confidenze, trasformando un lavoro da semplice messaggeri a un lavoro di incontro dell’altro .

Dovrà superare il chiacchiericcio di molti e il malcontento del marito, decisa continuerà a fare questo lavoro che comunque le piacerà tanto e che la porterà a conoscere tante realtà nuove e ad immaginare un progetto ambizioso di cui non vi sveliamo il contenuto .

La storia di Anna si intreccia con la storia di altri personaggi che entrano ed escono di scena, alcuni in maniera brillante altri in sordina, lasciando tuttavia un contributo importante all’evoluzione del racconto che risulta molto avvincente trattenendo il lettore incollato al libro nelle sue 414 pagine che non risultano mai noiose, ma piuttoso avvincenti e curiose per la scrittura semplice e fluida.e per i tanti colpi di scena.

Anna metterà in discussione i propri sentimenti, cercherà tuttavia di essere sempre corretta e leale, pur cercando di non tradire mai le proprie aspirazioni , nutrirà sentimenti di affetto per le persone a lei vicine aiutandole a crescere interiormente, in un rimando di specchi anche lei trarrà molto beneficio dalla presenza degli altri e dall’incontro del “diverso”.

La portalettere racconta una bella storia anche di solidarietà e di amicizia , vince la forza delle idee e dell’istinto di chi crede nei sogni.

Il romanzo è riuscito attraverso una storia vera a dare una bella presentazione alla figura della portalettere , i tempi sono cambiati, certamente non è più come prima ma chi svolge questo lavoro incontra tante persone  , non si è mai solo intermediari, ma osservatori di un laboratorio sociale che è la vita, poste italiane dovrebbe essere contenta di questo romanzo che dà una lettura bella di un lavoro antico che resta ancora uno dei cardini della grande azienda di comunicazione.

Leggetelo è un libro che accarezza i pensieri.