È stato istituito l’Organismo di coordinamento del settore unico dell’emergenza territoriale ed ospedaliera in Sicilia. L’assessore regionale alla salute Giovanna Volo ha firmato il decreto che dà vita a uno strumento tecnico che affronta la carenza di specialisti nelle aree di emergenza e di pronto soccorso e di anestesia rianimazione e terapia intensiva, soprattutto nelle aree più periferiche dell’Isola.
«L’insufficienza degli organici degli specialisti delle aree di emergenza – dice l’assessore – è un problema nazionale. Questo provvedimento segna una tappa importante nella evoluzione delle nuove logiche che guardano al sistema sanitario ospedaliero e territoriale in chiave di programmazione concreta, non solo ascoltando chi soffre di carenze, ma avvalendosi delle specifiche competenze organizzative di chi opera a distanza tra mille difficoltà».
A differenza dei Coordinamenti previsti in altre Regioni, l’organismo istituito in Sicilia ha la peculiarità di essere formulato con una struttura di supporto tecnico strettamente collegata all’assessorato e deputata alla elaborazione di proposte e soluzioni da sottoporre poi per la applicazione a quattro commissione tecniche Interaziendali coincidenti con i bacini del sistema territoriale dell’emergenza del 118. Fanno parte dell’organismo i coordinamenti delle reti tempo dipendenti, i distretti sanitari, i coordinatori dei bacini del Sues 118 e le reti cliniche costituite dalle unità ospedaliere di medicina d’urgenza e pronto soccorso e da quelle di anestesia e rianimazione.
L’organismo di coordinamento affronterà tutte le tematiche offrendo alle aziende soluzioni per colmare le carenze di specialisti, compresa la formazione, e individuando modelli organizzativi più efficienti.
«Questo provvedimento – aggiunge il dirigente generale del dipartimento regionale della Salute, Salvatore Requirez – nasce dalla consapevole percezione che il problema delle carenze di organico nell’area dell’emergenza-urgenza non può essere affrontato solamente sotto il profilo burocratico e numerico, ma attraverso un approccio di governo clinico, secondo esperienze proficuamente sperimentate in altre regioni, prima fra tutte la Lombardia. È il frutto di un percorso condiviso da due tavoli tecnici (operatori in area anestesiologica e in MCAU) che sono stati attivati già all’indomani del mio insediamento al Dipartimento di Pianificazione Strategica. L’organismo di coordinamento produrrà supporto tecnico in funzione di indirizzo e controllo sulle aziende sanitarie».
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