Il Comune di Petralia Sottana, in merito ad un articolo oggi su un quotidiano nazionale(dal titolo “Madonie, la disfida del telescopio: 24 sindaci in campo per difendere il progetto, gli ambientalisti in trincea”) precisa quanto segue: da subito il ruolo dell’Amministrazione, pur riconoscendo l’alto valore scientifico dell’opera, è stato quello di avere precise garanzie circa la salvaguardia ambientale e le ricadute sul territorio. Ciò in osservanza delle leggi vigenti di tutela dell’Ambiente, dei vincoli normativi e delle recenti sentenze della Corte Costituzionale.
In tal senso, il Comune di Petralia Sottana si è fatto promotore e ha partecipato ad un incontro svoltosi l’8 agosto 2022 presso l’assessorato Territorio e Ambiente alla presenza dell’allora Assessore Cordaro, dei rappresentanti dell’ESA, della società di progettazione dell’opera, dei sindaci del territorio e dell’allora Presidente dell’Ente Parco delle Madonie Angelo Merlino. In quel contesto sono state evidenziate diverse criticità in termini di consumi di energia, di impatto visivo e ambientale e presi impegni specifici circa la riduzione degli effetti, le compensazioni per il territorio e i sistemi di controllo. In ultimo si è prefigurato un percorso che prevedeva “l’emissione del parere da parte del CRPPN” e l’attivazione di un tavolo di lavoro costante.
L’articolo sembra rappresentare una contrapposizione fra alcuni legittimi rilievi da parte delle associazioni ambientaliste e il percorso autorizzativo del Fly Eye. A tal proposito ribadiamo, in un percorso trasparente e certo che eviti eventuali contenziosi, la necessità di chiarire ogni aspetto normativo nei tavoli competenti che saranno attivati dall’Assessorato Regionale. Solo a valle di questo processo di verifica si potrà procedere al rilascio dell’autorizzazione nelle modalità di legge che attribuisce l’ultima parola all’Assessorato Territorio e Ambiente. Il Parco delle Madonie è innanzitutto un’area di elevato pregio naturalistico, riconosciuto ormai a livello mondiale. Auspichiamo che tutte le attività siano improntate a coniugare i fini di salvaguardia delle peculiarità ambientali con quelli di ricerca scientifica.
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