Territorio

Il porto per il territorio, esperti a confronto

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi, il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alessandro Morelli e, in collegamento, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, hanno dialogato oggi con il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti sul tema “Infrastrutture e cultura: il ruolo del porto per lo sviluppo di un territorio”.

Numerosi gli spunti di riflessione suggeriti anche dagli interventi del commissario straordinario del Governo delle Zes Sicilia occidentale, Carlo Amenta, dell’assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Palermo, Maurizio Carta, del professore associato di “Tecnica dei lavori stradali, ferroviari e aeroportuali” di Unipa, Clara Celauro, del presidente Sicindustria Palermo Giuseppe Russello, e del ceo Cemar Agency Network, Sergio Senesi. “Abbiamo rinnovato le nostre infrastrutture e le nostre strutture ricettive – ha detto Monti – per divenire un potente generatore di incoming turistico e accorciare la distanza tra il nostro asset strategico e i luoghi di cultura di cui quest’ isola è straordinariamente ricca. E abbiamo poi replicato lo stesso ragionamento per le merci e il mercato di consumo. Oggi ci siamo concessi una riflessione collegiale sul legame tra infrastrutture, logistica, trasporti, cultura, turismo e sviluppo del territorio: comunicare un progetto e la sua proiezione significa anche avviare un processo articolato di dibattito, di dialogo e di stimolo e noi lo abbiamo fatto con i nostri qualificati ospiti. Il dato incontrovertibile emerso è la comune visione della Sicilia come territorio che per avviare su nuove basi il proprio sviluppo deve partire dalle tante specificità che la caratterizzano: l’accento va posto sulla cultura, sui beni artistici e naturalistici – patrimonio di cui nessuno al mondo può sostenere l’irrilevanza – sul turismo ma anche, ne sono certo, su una reindustrializzazione in chiave sostenibile.

La capacità competitiva dei territori è in chiara relazione con la modernizzazione della dotazione infrastrutturale degli stessi e dei servizi offerti. Oggi Palermo ha un porto sempre più integrato nel milieu urbano e con il nuovo, e riqualificato, contesto infrastrutturale, può inserirsi da protagonista nella dinamica di conquista di una leadership che fonda la sua bontà proprio sugli interventi portati a compimento in questi anni che alimentano un sistema produttivo con ancora ampissimi margini di crescita. Il lavoro fatto e in corso ha acceso i riflettori della stampa sulle potenzialità del nostro nuovo asset. Ne siamo soddisfatti perché era un’attenzione necessaria per far conoscere il nostro prodotto al mercato. Adesso torniamo a lavorare in silenzio, come è abitudine consolidata”.

Redazione

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