I giovani amministratori di ANCI Sicilia si riuniranno martedì 7 marzo alle 9.30 nella sala Piersanti Mattarella di Palazzo dei Normanni per fare un bilancio dell’attività svolta in questi anni e per programmare nuove iniziative in preparazione della II Assemblea Congressuale.
Sarà un’occasione per affrontare importanti tematiche per gli enti locali e, anche grazie agli interventi programmati, per consentire ai giovani amministratori di confrontarsi e tracciare insieme le priorità e i temi che il nuovo coordinamento di ANCI giovani Sicilia dovrà affrontare.
Si tratta di un incontro che vuole avviare l’iter per la convocazione dell’assemblea che eleggerà il nuovo coordinatore e il direttivo.
Il programma dell’evento, dopo i saluti istituzionali del presidente dell’ARS Gaetano Galvagno, del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla e del presidente dell’ANCI Sicilia, Paolo Amenta (foto), prevede una relazione introduttiva del segretario generale dell’ANCI Sicilia Mario Emanuele Alvano e gli interventi programmati di Leonardo Spera, coordinatore consulta giovani amministratori ANCI Sicilia, Pietro Busetta, docente dell’Università di Palermo, Antonina Marascia, esperta di processi di sviluppo locale, Ludovico Albert, esperto di politiche dell’istruzione e della formazione e Francesco Di Giovanni, esperto di politiche giovanili e di inclusione.
“I giovani amministratori sono certamente protagonisti della crescita dell’Isola e del superamento del gap economico che ci separa dal resto del Paese. Sono numerose le sfide che i nostri territori si trovano davanti oltre al divario infrastrutturale rispetto al Centro- Nord del Paese: una ridotta qualità dei servizi pubblici, un welfare non pienamente capace ad intervenire sulle tante fragilità, il progressivo spopolamento delle aree interne della Regione e lo sviluppo delle nuove tecnologie”.
Questo il commento di Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’ANCI Sicilia.
“Superare le differenze territoriali, sociali ed economiche e sul fronte della parità di genere – conclude il presidente Amenta- è un dovere di tutti e, in particolare, dei giovani amministratori che sono il naturale collegamento tra le istituzioni e i giovani cittadini e devono rappresentare la forza trainante che segnerà lo sviluppo e la crescita dei nostri territori”.
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