«Il nostro auspicio è che l’aula approvi celermente il ddl sul terzo mandato dei sindaci nei Comuni siciliani fino ai 15.000 abitanti». Lo afferma Giorgio Assenza, capogruppo di Fratelli d’Italia all’Ars, intervenendo sul dibattito scaturito dopo l’avvenuto via libera in Commissione Affari Istituzionali ed aggiungendo: «È utile ricordare che questa proposta legislativa non è improvvisata all’ultimo momento, ma è sollecitata da anni dall’Anci e già nella scorsa legislatura venne approvata in Commissione».

Inoltre, Assenza interviene sulla paventata incostituzionalità di questo disegno di legge: «Non si comprende in cosa consisterebbe l’invocato vincolo della legge dello Stato sull’elettorato passivo, se è vero che nel 2021 la Regione ha già elevato a 5 mila abitanti il limite per l’operatività del vincolo del terzo mandato, che il legislatore nazionale continua a fissare a 3 mila abitanti. Il disegno di legge si muove nel rigoroso rispetto del riparto di competenze tra Stato e Regione, valorizzando l’autonomia siciliana sul sistema elettorale dei Comuni che ha comportato che, nel lontano 1992, fosse proprio la Regione siciliana ad introdurre per prima la legge sull’elezione diretta dei sindaci anticipando la legislazione statale».