Attualità

Confiscati beni per circa 1.000.000 euro ad esponenti delle famiglie mafiose di Bolognetta e Carini

Le attività d’indagine finalizzate all’individuazione delle disponibilità economico-imprenditoriali riconducibili ad appartenenti all’organizzazione mafiosa “Cosa nostra”, svolte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Palermo, avevano già portato, rispettivamente, nel giugno e luglio del 2020 all’emissione da parte della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo, che aveva accolto le richieste della locale Procura della Repubblica, di un provvedimento di sequestro beni a carico di CIRECO Pietro, e di un altro provvedimento di sequestro beni a carico di PIPITONE Benedetto.

Gli odierni provvedimenti hanno consentito di confiscare, in primo grado, un ingente patrimonio, quantificabile in circa 1.000.000 di euro, riconducibile a “Cosa nostra”.

CIRECO Pietro era stato tratto in arresto nell’operazione denominata “Jafar” con l’accusa di aver fatto parte della famiglia mafiosa di Bolognetta, in particolare per aver fornito informazioni utili per la realizzazione di attività criminali nel territorio di competenza da parte di altri associati, attivandosi per sostenere economicamente i sodali detenuti, sollecitando la c.d. “messa a posto”, riportando una condanna di primo grado ad anni 9 e mesi 3 di reclusione.

Il provvedimento di confisca ha riguardato i seguenti beni, del valore complessivo di circa 800.000 euro:

  • quota pari al 23% della società edile “MEDIBETON S.R.L. IN LIQUIDAZIONE” sita in Bolognetta (PA);
  • quota pari all’80% dei seguenti immobili:
  • nr. 02 abitazioni site in Bolognetta (PA);
  • nr. 01 fabbricato adibito a negozio sito in Bolognetta (PA);
  • nr. 01 magazzino sito in Bolognetta (PA);
  • nr. 01 autorimessa sita in Bolognetta (PA);
  • nr. 01 fabbricato in corso di costruzione sito in Bolognetta (PA);
  • nr. 01 lastrico solare sito in Bolognetta (PA);
  • nr. 02 appezzamenti di terreno, comprensivi degli immobili con piscina ivi presenti, siti in Bolognetta (PA).

PIPITONE Benedetto, era stato tratto in arresto nell’operazione denominata “Destino” con l’accusa di aver fatto parte della famiglia mafiosa di Carini, riportando una condanna di primo grado ad anni 7 di reclusione, confermata dalla locale Corte d’Appello, per i delitti di estorsione aggravata in concorso, di incendio, uccisione di animali, detenzione e porto illegale di arma da fuoco e favoreggiamento reale, annullata parzialmente dalla Corte di Cassazione per quanto riguarda i reati di estorsione aggravata e di favoreggiamento reale.

Il provvedimento di confisca ha riguardato i seguenti beni, del valore complessivo di circa 200.000 euro:

  • nr. 02 fabbricati quasi completamente diruti siti in Carini (PA);
  • nr. 01 appezzamento di terreno sito in Carini (PA);
  • nr. 6 rapporti bancari.

redazione

Recent Posts

Polizzi Generosa,”Uniti per la Pace,fuori la guerra dalla Storia”! un sit-in di solidarietà e riflessione sulla Pace

Polizzi Generosa ha risposto oggi all'appello "10, 100, 1000 Piazze per la Pace. Fuori la…

1 ora ago

Tutto pronto per il DiVino Festival a Castelbuono

Tutto pronto per la XIX edizione del DiVino Festival a Castelbuono che quest’anno si preannuncia più ricca di…

2 ore ago

A19, Schifani: «Chiarezza sui cantieri tra Altavilla e Bagheria, l’obiettivo è ridurre al minimo i disagi»

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, nella veste di commissario straordinario per il coordinamento…

2 ore ago

CNA. Riconfermato Pippo Glorioso segretario provinciale

Sabato 21 giugno presso l'Hotel Domina Zagarella si è tenuta l'assemblea quadriennale elettiva della CNA…

6 ore ago

Turismo, pubblicato bando da 135 milioni per potenziare la qualità delle strutture ricettive

Potenziare la qualità dell'accoglienza turistica e incentivare la riqualificazione delle strutture ricettive in Sicilia. Con questi…

7 ore ago

Caro voli, Schifani incontra il presidente di ITA Airways Sandro Pappalardo

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha ricevuto questa mattina a Palazzo d’Orléans il…

8 ore ago