Domenica scorsa,12/02/2023, la zona di Piano Battaglia è stata interessata dall’arrivo di 125 autobus, 14 camper, 1455 auto per un totale stimato di 12553 persone. Un afflusso abnorme che ha determinato non pochi problemi di gestione a tutti gli operatori presenti sul sito che, con generosità ed abnegazione, hanno cercato di risolvere le criticità e limitare, per quanto possibile, i disagi. In tal senso il ringraziamento va agli operatori sul campo della Protezione Civile e la Polizia della Città Metropolitana di Palermo, alle tante associazioni di volontariato, alle forze dell’ordine, ai gestori degli impianti e dei luoghi di ristoro presenti nell’area.


L’evento straordinario, determinato anche dalla chiusura degli impianti sull’Etna, che, sembra, abbia fatto schizzare gli arrivi, ha fatto passare i soli autobus dai 52 della scorsa domenica ai 125 di ieri (dati rilevati dalla polizia municipale di Petralia Sottana al cancello di portella Mandarini). Con un tale afflusso sono stati immediatamente saturati i primi due parcheggi ed è stato necessario, dopo una interruzione temporanea del traffico, determinare un nuovo punto di arrivo emergenziale presso la località Pomieri. In quel luogo molti gitanti si sono fermati per fruire di un luogo innevato mentre altri hanno deciso di procedere a piedi fino al pianoro, nonostante ripetuti avvisi circa la distanza e l’invito a valutare l’ipotesi di tornare indietro. Il flusso è stato comunque controllato dagli operatori della protezione civile, dall’amministrazione comunale e delle forze dell’ordine.
I fatti fin qui esposti sono stati determinati anche dall’attuale carenza di una apposita ordinanza da parte della direzione viabilità che fissi il numero di mezzi massimo ospitabili nell’area. Una richiesta, reiterata nelle due precedenti cabine di regia, che consentirà, una volta presente, di avviare una comunicazione stringente a tutte le agenzie e contingentare per tempo e con certezza gli arrivi più consistenti. In assenza di un tale atto, burocratico, è stata presa, da parte dell’amministrazione comunale una decisione difficile ma l’unica in quel momento possibile.


Nel frattempo la pressione antropica sulla conca si faceva comunque sentire. In previsione dei maggiori arrivi, in concomitanza dei maggiori arrivi registrati, sono stati installati dei bidoni per i rifiuti in prossimità dei rifugi. Una misura non risolutiva e da implementare nelle prossime settimane ma determinata dalla disponibilità attuale dell’AMA (gestore del servizio di raccolta). Una delle criticità maggiori, però, è stata quella dei servizi igienici nonostante la disponibilità, quest’anno, di 5 bagni sul pianoro (uno per disabili) gestiti da Palermo Energia per conto della Città Metropolitana e due nel Rifugio Grifone messi a disposizione dall’amministrazione Comunale per il tramite dei gestori. Su questo fronte bene specificare che durante la settimana, l’amministrazione comunale, in base ai dati di quella precedente, aveva interpellato diverse ditte specializzate ma nessuna era nella possibilità di installare in bagni prima del fine settimana 18/19 febbraio. Ciò a causa di problemi tecnici o logistici dovuti alla distanza. Un’ulteriore interlocuzione con tutti gli attori istituzionali (prefettura, protezione civile…) per reperire altri servizi non aveva dato esito positivo.
La viabilità, forte dello spalamento della neve gestito in sinergia dalla Direzione Viabilità, la Protezione Civile della Città Metropolitana e il Corpo Forestale, ha consentito di disporre di tutte e due due le corsie. La circolazione sull’anello ha subito alcuni rallentamenti a causa delle manovre di parcheggio e di alcuni punti ghiacciati ma si è tenuta sostanzialmente regolare per buona parte della giornata.
Sul pianoro, l’incessante lavoro del Soccorso Alpino e della Croce Rossa ha permesso di intervenire in circa 14 casi di cui 5 relativi a traumi. Un netto calo rispetto ai circa 35 della scorsa domenica da addebitarsi, però, alle condizioni climatiche più clementi e alla minore presenza di ghiaccio.
Al momento del ritorno dei fruitori dell’area agli autobus più distanti gli operatori di protezione civile, diversi volontari, le forze dell’ordine e l’amministrazione comunale si sono messi all’opera per verificare che tutti procedessero in sicurezza e scortando le persone in difficoltà anche per il concomitante arrivo della nebbia. Il servizio è stato chiuso solo nel momento in cui tutti sono ritornati sui bus e questi hanno lasciato l’area.


Questa la cronaca stringata di una giornata eccezionale che costringe ad alcune riflessioni e ad alcuni interventi.
La prima e più importante è relativa alla natura di un sito che prima di essere solo turistico ha una importante valenza naturalistica. Il pianoro si trova infatti in area C di Parco ma vengono toccate anche area A e B (quindi di maggiore tutela). In tal senso è previsto già domani una interlocuzione con l’Ente Parco delle Madonie che aiuti a definire un massimale di presenze nell’area capace di coniugare la fruizione e la tutela. Limite che, concordato con la Prefettura e gli altri Enti coinvolti, potrebbe aiutare non poco anche a garantire servizi adeguati a chi deciderà di passare una giornata a Piano Battaglia e a limitare l’impatto sull’area naturale. Un ragionamento diverso da quello della mera introduzione delle navette che, in ogni caso, sarebbero dovute essere in numero esorbitante per garantire l’arrivo di una tale massa di persone. Solo considerando gli arrivi dagli autobus più lontani le navette avrebbero dovuto movimentare almeno 1500/2000 persone con un impatto sui tempi d’attesa difficile da stimare.
Limitare gli accessi è quindi il primo obiettivo. In tal senso è stato chiesto già ieri sera un tavolo urgente (Prot. n. 1652 del 12/02/2023) sia alla Città Metropolitana, in tutte le sue declinazioni, sia alla Prefettura.
Nell’immediato si attende l’ordinanza della Direzione Viabilità ma l’amministrazione comunale sta, in ogni caso, studiando una apposita ordinanza contingibile e urgente per i periodi a forte criticità come i week-end invernali.
A tal proposito in molti, anche sui social hanno sollevato la questione della riattivazione del ticket per salire a Piano Battaglia lato Petralia Sottana utilizzando la SP54. È bene specificare che questo non può essere un atto unilaterale del Comune di Petralia Sottana trattandosi di strada provinciale e che è necessario un coordinamento con la Città Metropolitana e i Comuni di accesso. Lo studio degli atti precedenti fanno desumere che il precedente regolamento, nato quando ancora esisteva la provincia, nascesse come atto urgente che presupponeva l’ultimazione di un percorso di sinergia con gli altri enti. Attivare la misura in modo autonomo, è facile comprendere, potrebbe portare, nel peggiore dei casi, ad annullare il provvedimento per illegittimità. Ciò non vuol dire che il percorso non sia stato delineato nelle precedenti cabine di regia ma, anzi, sta procedendo in maniera tale da arrivare a una definizione.


Sul versante logistico si sta procedendo a far arrivare bagni chimici utili soprattutto nel momento in cui apriranno gli impianti e gli attuali wc saranno destinati ad uso esclusivo degli sciatori. Si sta cercando di reperire ulteriori contenitori per i rifiuti fino ad arrivare alla possibilità di differenziare i rifiuti anche sul pianoro. Inoltre è stata avviata una apposita comunicazione a tutte le ditte di trasporti in maniera tale monitorare e programmare sinergicamente gli arrivi.
Sul fronte sanitario si sta lavorando con l’Asp per far si che, a parte il piano sanitario degli impianti, si possa definire uno strumento di programmazione idonea per garantire la sicurezza sanitaria in base ai parametri di affluenza.
L’amministrazione di Petralia Sottana ,conclude il comunicato,è all’opera per evitare che disagi del genere possano ripetersi e continuerà a fare tutto ciò che è in proprio potere per migliorare la fruizione a Piano Battaglia.