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Cefalù non può dimenticare Ciccio Liberto. Il ricordo del gruppo di Simona Vicari “Siamo tutti Cefalù”

Ciccio Liberto il calzolaio che ha saputo trasformare in arte i piedi dei campioni. Il ricordo del gruppo di Simona Vicari Siamo tutti Cefalù – creare uno spazio museale in collaborazione con la famiglia.


Ci sono diversi modi con cui un uomo entra nella storia e si conquista un pezzetto di eternità. Uno di questi è stato Ciccio Liberto, tutte le mattine alle otto e mezza, alzava la saracinesca della sua bottega sul Lungomare.
Una bottega che ha accolto tanti e diversi piloti da corsa di gare classiche come di varie formule, che entravano per farsi realizzare una scarpa su misura firmata Ciccio, modelli che hanno vissuto la storia dell’automobilismo sportivo che da noi sono associate alla Targa Florio e ai suoi 72 km di strade strette e tortuose, di curve che avvolgono e rendono affascinanti le Madonie.
Ciccio ha iniziato l’ars sutoria a sei anni dalla zio calzolaio cefaludese e in quel periodo si era ritagliato un discreta fama realizzando a mano sandali per le ospiti francesi del Club Mediteranee.
Ha conquistato la notorietà mondiale diventando il calzolaio dei campioni, Formula 1,dalla A di Alfa Romeo o di Mario Andretti alla L di Lancia o di Niki Lauda che diventa campione del mondo della F1 con la Ferrari e le scarpe di Ciccio, Ninni Vaccarella e tanti altri. Per Ciccio “la scarpa doveva sempre avere una bellezza come la macchina che si guida “. Ciccio ha avuto una proficua collaborazione con Maranello ha vantato oltre 50 anni di onorata carriera come fornitore ufficiale Porsche.
Entrare nel suo negozio era un emozionante viaggio nel tempo, nella storia dell’automobilismo sportivo, Ciccio orgoglio della sua Cefalù, Ciccio che ha saputo trasformare in arte ai piedi dei campioni del volante.
Fino a qualche anno fa si vendevano parecchi libri “Il Preside Volante “Edito dalla Flaccovio a turisti tedeschi che venivano a Cefalù per comprare le scarpe di Ciccio.


Cefalù non può dimenticare Ciccio, anche in un’ottica di destagionalizzazione Turistica, il suo negozio purtroppo oggi bar, doveva essere un museo, Cefalù e i cefaludesi non hanno mai valorizzato chi ha portato Cefalù nel mondo e sono stati in tanti, ma adesso bisogna partire da questo e noi ci impegneremo anche per questo.
Ciao Maestro.
Siamo tutti Cefalù

Redazione

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