Capita nella vita di molti, a un certo punto, di scegliere un luogo da chiamare casa: dove far nascere la propria famiglia, dove dare spazio ai progetti, dove sentirsi al sicuro, dove accogliere e sentirsi accolti.


A Pollina e Finale – osserva il sindaco Pietro Musotto – ci sono le case di tante persone: di chi vi è nato, di chi è arrivato e qui è rimasto, e persino la casa di chi è andato via, scegliendo nuove, altre direzioni, altri luoghi da chiamare casa.
Li chiamiamo emigrati, proprio di chi si mette in movimento e così sono riconosciuti storicamente già dal primo Novecento, da quando le necessità economiche, sociali o anche le opportunità professionali e personali, li hanno condotti verso altre città, oltre confine e talvolta, oltreoceano. Oggi sono i fuori sede – definizione che un po’ li avvicina e un po’ li sfratta.
Per tutti loro – dice – da oggi c’è una stella, un punto di luce sul mare di quella che è stata, è, e continua ad essere casa.
Il Comune di Pollina – continua – ha ideato e promosso l’installazione che per noi ha già un valore monumentale, che racchiude la capacità della nostra realtà di essere il luogo a cui si sente di poter appartenere: è il modo per riconoscere quanti qui hanno scelto di costruire la propria casa, pur provenendo da altri luoghi e quanti qui possono sentirsi accolti e ben voluti, pur vivendo altrove.
Dove c’è un pollinese, c’è il nostro pensiero.


L’opera “La Stella del Mare” è stata realizzata da Nina Kalinova con la collaborazione di Piero Cannella. Questa mattina è stata inaugurata presso il Giardino del Sole alla presenza dell’amministrazione, di molti ragazzi e del baby sindaco Gabriele Vranca.
Ovviamente – conclude il sindaco – non tutte le direzioni sono ancora presenti nella nostra stella. Vi invitiamo a suggerirci quali città sono diventate le vostre case e da quali provenite nei commenti.