Via libera del governo Schifani al Piano della rete territoriale di assistenza della Regione Siciliana, in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Più di 300 milioni di euro di risorse del Pnrr sono stati destinati alla costruzione, in tutta la Sicilia, di 43 ospedali di comunità, 156 case di comunità e 50 centrali operative territoriali.
«Riformare il sistema sanitario regionale, sfruttando le risorse nazionali ed europee a nostra disposizione, per migliorare concretamente il livello qualitativo e quantitativo dei servizi offerti ai cittadini è una delle priorità del mio governo e non stiamo perdendo tempo. Con questa approvazione facciamo un primo passo nella giusta direzione», afferma il presidente della Regione Renato Schifani.
Gli ospedali di comunità rappresentano strutture socioassistenziali intermedie tra l’assistenza domiciliare e l’ospedale e hanno l’obiettivo di evitare ricoveri inappropriati, garantendo assistenza a pazienti con condizioni non complesse. Nel dettaglio, ne saranno costruiti 10 a Palermo e Catania; 6 a Messina; 4 a Siracusa; 3 ad Agrigento, Ragusa e Trapani; e 2 a Caltanissetta ed Enna. Il costo complessivo regionale ammonta a 96 milioni e 444 mila euro.
Le case di comunità, invece, rappresentano l’assistenza di prossimità per eccellenza. In queste strutture si erogano interventi sanitari multidisciplinari e di integrazione sociale. Sono i luoghi, di più facile individuazione, in cui i cittadini entrano in contatto con il sistema di assistenza. Il Piano della rete territoriale ne prevede: 39 a Palermo, 29 a Catania, 21 a Messina, 19 ad Agrigento, 13 a Trapani, 12 a Siracusa, 9 a Ragusa e Caltanissetta, 5 a Enna, per un totale di 216 milioni e 998 mila euro.
Le centrali operative territoriali, infine, svolgono funzioni di coordinamento e di raccordo nella presa in carico dei pazienti. I 50 previsti dal Piano, per un totale di 8 milioni e 480 mila euro, saranno così distribuiti: 12 a Palermo; 10 a Catania; 7 a Messina; 4 ad Agrigento, Caltanissetta, Siracusa e Trapani; 3 a Ragusa e 2 a Enna.
«L’obiettivo che ci siamo posti – dice l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo – è quello di portare la sanità ad un livello sempre più prossimo al cittadino. Sia per migliorare il rapporto tra popolazione e sanità pubblica sia per intervenire concretamente sul problema del sovraffollamento degli ospedali. I pazienti che non necessitano di cure ad alta intensità potranno ricevere assistenza da altre strutture e anche con maggiore soddisfazione».
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