E’andato in scena al Re Mida -casa cultura, di Palermo, lo spettacolo “Voglio vivere cosi” per la regia di Anna Mauro. Protagonista una spettacolare Agostina Somma, coadiuvata dalla partecipazione di Annalisa Cutrona.


Anna Mauro, la regista, nota al grande pubblico palermitano e non solo per le sue commedie, sempre cariche di storie brillanti e gioiose, colpisce ancora per quella sua particolare capacità di fare riflettere lo spettatore sollecitando dapprima il sorriso, la sensazione della leggerezza e poi riesce avendo tolto un po’ di pesantezza che ciascuno di noi si porta dietro per i mille pensieri del quotidiano, a creare quella culla perfetta perchè il pensiero critico e la riflessione trovi spazio e possa cullarsi e scuotersi allo stesso tempo, per un po’ pensando agli stimoli ricevuti.
La nostra protagonista Agostina Somma, professionista di spessore, brillante, sicura, carica di energia, ha tenuto la scena per quasi un ora e mezza, assumendo diversi ruoli , tra di loro diversi ma accomunati da una grande carica di comicità.
La storia narrata è semplice, vicina al nostro quotidiano e tremendamente umana.
Una professoressa prossima alla pensione , vive con difficoltà gli ultimi anni della sua carriera, resa più lunga dai cavilli burocratici, deve scontrarsi con una realtà giovanile sempre più complessa e immersa nel mondo dei social, dove tutto può accadere e tutto si può sapere della vita altrui.
Sarà infatti la scoperta di un commento poco felice, fatto dai suoi alunni sul suo operare come persona e insegnante, che farà crollare la nostra professoressa in uno stato di crisi esistenziale e scoraggiamento.
Come ci si difende da “parole dette da altri sul nostro conto che viaggiano veloci più della luce in rete, raggiungendo in pochissimo tempo tante persone?”.
Chi non ci conosce che idea può farsi di noi? Un tema di grande attualità, a cui nessuno può sottrarsi nel riflettere sull’importanza della responsabilità di ciò che accade in rete tutti i giorni .
La nostra professoressa cadrà in una crisi depressiva e tra un farmaco ed un’altro per resistere a quel cervello che non smette di pensare, si addormenta, nei suoi sogni incarnerà altri modi di vivere ed essere, in ciascuno di questi verrà fuori una donna sempre diversa e divertente che si misura con le sue capacità ed i suoi limiti.


Il finale a sorpresa, che non vi sveliamo, metterà tutto a posto, la giustizia umana del buon senso trionferà e la professoressa, trarrà essa stessa un grande insegnamento per come dovrebbe essere l’insegnamento, non solo contenuti disciplinari, ma costante formazione dell’uomo e del cittadino, un educazione civica continua, che aiuti in un mondo frettoloso gli uomini a restare prima di tutto “Umani” direbbe Vittorio Arrigoni.
Voglio vivere cosi , il titolo della commedia , diviene nella sua parte finale una sorta di diario sulle cose importanti da fare per vivere e stare bene con se stessi e con gli altri: sorprenditi, prova meraviglia per le cose che fai e nutriti di passione, aiuta chi è in difficoltà, alzati quando cadi prima che gli altri comincino a ridere, impara dagli errori, non giudicare.
Aspettiamo un’altra replica presto, come dice l’amico Orazio Bottiglieri, il brillante ed eclettico, padrone di casa del teatro Re Mida, la cultura quando tocca le corde del cuore e della mente ha svolto un compito sociale di grande valore, andiamo a teatro…..