La Stazione ferroviaria di Valledolmo da sempre ha rappresentato, sopratutto fino agli anni 90/2000, il mezzo di comunicazione più usato per raggiungere il capoluogo della Sicilia, però da una decina d’anni a questa parte, ha perso sempre più fermate, rischiando ora con la velocizzazione della tratta Catania Palermo la definitiva chiusura. “Questo rappresenta-affermano dalla  Consulta Giovanile di Valledolmo -un dramma per la comunità di Valledolmo che rischia di avere un solo collegamento diretto con Palermo, anche perché riteniamo una decisione molto illogica e per questo abbiamo chiesto dei chiarimenti al commissario speciale dell’opera e all’assessore e anche alle ferrovie, però malgrado tantissime e mail non ci è arrivata nessuna risposta.”

Di seguito la lettera inviata  al Commissario per la realizzazione Asse

Palermo-Catania-Messina e al Prefetto di Palermo

OGGETTO: Realizzazione tratta ferroviaria Lercara Diramazione – Caltanissetta Xirbi.

Soppressione della fermata di Valledolmo (PA).

Gentile Commissario,

le scriviamo a nome di tutta la compagine di ragazzi che compongono la Consulta Giovanile di

Valledolmo per testimoniare il nostro disagio per la prevista soppressione della fermata Valledolmo

sulla linea ferrata Lercara Diramazione – Caltanissetta Xirbi.

Il sentimento che viviamo a fronte di una tale scelta è quello della preoccupazione per una

decisione che, senza determinare vantaggi per la circolazione ferroviaria (considerato il

mantenimento delle fermate di analoga importanza quali Vallelunga Pratameno e Villalba),

determina un aggravamento della nostra condizione di isolamento e di difficoltà nella mobilità,

considerato – tra l’altro – che la strada che collega la stazione di Valledolmo a quella, realizzanda,

di Lercara Diramazione è costituita da poco più che una trazzera talora del tutto intransitabile.

Per non dire della distanza della nuova stazione di Lercara diramazione dal centro abitato di

Valledolmo, che verrà pressoché raddoppiata (e ciò, nei mesi invernali, determina ancora maggiori

disagi).

Se verrà tenuta ferma detta decisione, paradossalmente il PNRR (che, immaginiamo, abbia

finanziato l’opera) per noi rivelerà un effetto paradossale: l’aumento del divario dalla città e una

ulteriore evidenza, negativa, della nostra condizione di periferia.

Siamo fiduciosi in una Sua diversa decisione: il mantenimento della fermata a Valledolmo

nella c.d. linea lenta costituirebbe per noi un grande risultato: ci stiamo tanto impegnando per

questo territorio e in questo chiediamo il Suo aiuto.

Non abbiamo altri mezzi se non quello di chiedere attenzione per un territorio che ha

bisogno del trasporto ferroviario, storicamente siamo stati sempre serviti dal servizio universale.

Da ultimo Le rivolgo l’invito a venire presso la nostra piccola comunità, e mi impegno ad

organizzare un incontro pubblico su queste tematiche.