Attualità

Il piccolo mondo animale di Adelelmo Napoli

È stato un incontro intenso, coinvolgente e partecipato quello che Adelelmo Napoli ha tenuto con i soci dell’Auser (e non solo) di Cefalù, giorno 18 novembre; non una conferenza, come lui stesso ha sottolineato, ma “una conversazione tra amici” e una “mostra dinamica” di oggetti lignei raffiguranti insetti e piccoli animali, alcuni dei quali ingranditi anche quindici volte, per mostrare e fare scoprire “la loro complessità organica, le geometrie, le simmetrie, i meccanismi che permettono i loro movimenti, le armonie delle forme, la bellezza dei profili, la configurazione dei moduli che li compongono”.
Si tratta di piccoli animali che generalmente siamo abituati a definire brutti, paurosi, impressionanti a causa di pregiudizi atavici: sin da bambini, abbiamo sviluppato fobie e atteggiamenti ostili nei loro confronti, che non ci hanno consentito di guardarli con occhi sereni per scoprire la bellezza di “creature perfette e geometricamente interessanti, con delle simmetrie stupefacenti”, frutto di millenni di evoluzione che hanno condotto a configurazioni in cui si possono evidenziare alcune “leggi geometriche universali”. È pur vero che si tratta di animali che talvolta feriscono o pungono, spesso perché l’uomo invade più o meno volontariamente il loro territorio, “superati però i traumi o la ripulsa, soffermandoci un attimo, con l’intenzione di osservarli con animo sereno, scopriamo dei veri e propri miracoli della natura. Basta ingrandirli e costruirli utilizzando un materiale duttile e nobile come il legno, per scoprire la grandezza e la bellezza di questi nostri ‘fratelli’ viventi che condividono con noi il pianeta terra”.
È con questo spirito, che concilia amore per la natura e intento estetico, bello di natura e bello d’arte, sensibilità ambientale e finezza creativa, che Adelemo Napoli, con l’entusiasmo che lo accompagna in tutti i suoi poliedrici interessi, si è lasciato travolgere da una nuova avventura che, dal 23 giugno al 9 novembre di quest’anno, lo ha condotto a realizzare piccoli-grandi animali lignei, “da artigiano, costruendone le parti e componendole, anche se sommariamente, per riproporre ciò che madre natura ha fatto, lentamente ma severamente, consegnandoci dei preziosi gioielli viventi che a volte, essendo infastiditi, uccidiamo senza scrupolo. Pensiamo, anche, all’effetto distruttivo che viene causato dai cosiddetti antiparassitari o dagli incendi.
Nel suo discorso, in occasione dell’avvio del nostro anno sociale 2022/23, Franco La Rosa, ci ha parlato di ecologia, del nostro rapporto con la natura, della necessità sempre più impellente di rispettarla; natura che, peraltro, è a prescindere dall’uomo e che mostra, sotto infinite espressioni, la sua bellezza. Noi, come ospiti della natura, abbiamo l’obbligo di una corretta relazione con le piante, gli insetti e gli animali in genere. Contemplare la natura, nello spirito di una ecologia integrale, vuol dire entrare in sintonia con essa”.
L’assunto fondamentale dell’incontro è stato “il piccolo è grande”, un implicito invito all’osservazione dei piccoli o piccolissimi animali, molto diversi da noi umani che ci nutriamo della pretesa di essere i sovrani assoluti della natura, ma che come noi sottostanno alle spietate leggi della sopravvivenza.
Con queste premesse, Adelelmo Napoli ha dato inizio alla “mostra dinamica” delle sue creature lignee, con l’esposizione, prima, dei singoli animaletti su un apposito espositore e con la collocazione successiva su un tavolo che ha dato la possibilità di una veduta finale d’insieme, un colpo d’occhio su una fauna costituita da piccoli esseri, grandiosi per colori, forme, geometrie, in una parola, per la loro bellezza. Si tratta di esseri viventi considerati di volta in volta, da una prospettiva del tutto antropocentrica e soggettiva, utili, buoni, simpatici, fastidiosi, pericolosi, bizzarri… Attraverso la ricostruzione grafica realizzata da Napoli, è stato inoltre possibile rendersi conto delle magnifiche architetture e delle opere ingegneristiche realizzate da questi animaletti (basti pensare alle api e ai ragni) e del processo creativo dell’autore che dall’idea passa al disegno/progetto e quindi alla realizzazione in laboratorio.
Il pubblico è stato attento, partecipe e altrettanto dinamico per soddisfare da vicino il desiderio di vedere i dettagli, i particolari e le caratteristiche di ogni singolo animaletto: molte le curiosità e le domande e, in particolare, interessanti e coinvolgenti gli interventi del dott. Franco La Rosa, sui tanti aspetti culturali legati al mondo animale e, nello specifico, dei piccoli animali, con riferimenti alla loro simbologia, all’origine di tante fobie, al rapporto tra il femminile e il maschile, ai complessi percorsi della psiche umana, suggerendo che i piccoli gioielli lignei di Adelelmo Napoli possono diventare occasione di ampie riflessioni sul nostro rapporto con la natura.

Rosalba Gallà

Redazione

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