Menzogne, bugie, verità, stranezze. Verità, stranezze, bugie, menzogne. Un calderone di parole, che come le giri, giri, parlano della vita, nella sua incredibile “stranezza”.

La vita è fatta di tutte queste cose ed il film, “ La Stranezza”  di Roberto Andò, in questi giorni, nelle sale cinematografiche, ce lo racconta in maniera inequivocabile. Uno specchio di quello che accade quasi quotidianamente dentro le nostre vite che oscillano nell’equilibrio instabile della perfezione-imperfezione.

Con una casting interessante, che vede la partecipazione di Toni Servillo, Ficarra e Picone, Luigi lo Cascio, Domenico Ciaramitaro,sergio Vespertino e tanti altri,  il film racconta la vita dentro il teatro ed il teatro dentro la vita, attraverso quel mondo straordinario che è il cinema, credo proprio che il film sia un omaggio al potere del cinema di farci entrare dentro la vita, nei suoi cassetti più segreti, descrivendo  stati d’animo e le inquietudini dell’essere  umano.

Con i tempi che corrono, diventa straordinario cogliere la bellezza del travaglio delle scelte, delle decisioni, della fatica del “pensare”.

Questo film dimostra, come il cinema riesce a mettere insieme tutto, un legante perfetto , magistralmente pensato, in cui attori, scene, immagini, suoni, fotografia e storia provano a combinarsi per dare allo spettatore l’idea di essere dentro al teatro , ma paradossalmente come detto prima, di riflettere sulla vita e le sue incredibili bizzarrie, o stranezze come dice lo stesso film.

Si intrecciano le storie, i destini, il sorriso ed il pianto, la malinconia, i discorsi sospesi , tutti provano a trovare una loro vita e storia che si dipana per esistere e trovare anche nelle situazioni più ingarbugliate, nei colpi di scena , la verità, o la presunta verità che si voglia.

C’è Pirandello ed il suo profondo lavoro introspettivo, la difficoltà di raccontare, i suoi dubbi,  i demoni, c’è l’essenza del processo creativo che è spesso frutto di un travaglio, qualche volta di eventi fortuiti, che cambiano il corso delle cose

Un film da vedere, dove il tragico e il comico “tuppuliano” entrambi per essere ascoltati.Un film apparentemente semplice, in realtà complicatissimo se ne analizziamo la profondità dei messaggi che vuole trasmetterci.

La trama non la sveliamo, vi diciamo solo che lascia per circa un ora in uno stato di sospensione, vuoi capire dove andrà a finire e se ci sarà il colpo di scena che mette ordine nel disordine, che gli uomini sanno continuamente creare nella loro esistenza.

Il caos genera quella famosa stella danzante, diceva un noto filosofo, chi vuole sottrarsi al disordine, ne diviene vittima paradossalmente, ciascuna esistenza è ricerca costante di equilibrio. Andate a vederlo!, ciascuno vi troverà qualcosa…