Era una giornata di quelle in cui sembra che il tempo sia in disaccordo con la razza umana, un vento di scirocco camurruso sembrava volersi portare via pure le case, le parole si perdevano strata strata  e la ragione scarminiava, Figure stramme si erano presentate in paese, li’ dove tutto aveva un suo ordine ed apparente equilibrio, fatto di abitudini, regole tacite, a ciascuno la sua parte avrebbe detto  Sciascia .

Cosi potremmo dire che inizia il nuovo avvincente libro, “l’ombra della luce”,  presentato sabato scorso presso la sala delle capriate di Cefalu’, dall’autrice Santa Franco ,  edito da edizioni Arianna.

Una serata carica di contenuti, con la prsenza di autorità e tanti amici professionisti, che hanno supportato la scrittrice nella  presentazione del suo lavoro.

Tanti e puntuali gli  spunti di riflessione offerti grazie ad una brillante presentazione della relatrice Alessandra Colonna Romano ed un ottima moderatrice la dott.ssa Daniela Mendola.

Il libro si presenta avvincente ed incuriosisce sin dalle prime pagine, per i toni forti e per la singolare vicenda narrata, che verrà meglio affrontata nel corso dell’intero libro, dove nulla viene lasciato al caso, si rincorrono personaggi e situazioni che lasciano il lettore incollato piacevolmente nelle pagine, col desiderio di comprendere cosa la pagina successiva ti porterà a scoprire.

Santa Franco riesce a dipingere luoghi e sentimenti con una maestria che denota grande sensibilità e ricerca “fine” dell’introspezione psicologica e antropologica tanto dei suoi personaggi, quanto dei luoghi che descrive con grande maestria.

Santa franco continua nella sua operazione straordinaria di abbinare nei suoi scritti l’italiano con parti interamente scritti in dialetto, cosa che le ha già conferito importanti riconoscimenti.

Le parole arrivano forti e raccontano una Sicilia in cui ombra e luce, metaforicamente parlando continuano ad esistere come facce della stessa medaglia, religiosità e superstizione.

Su un fatto triste realmente accaduto all’interno di una dimora che da quel triste evento non fu più abitata e dall’arrivo contestuale in quella stessa casa di forestieri, nascerà la ricerca di una possibile verità, che possa legare questa strana ed insolita coincidenza.

Ognuno proverà a dire la sua, si ascolterà tanto il “sapituro” del paese quanto il folle, ciascuno proverà a dare la propria versione dei fatti, con un gioco di rimandi come se il più bravo sia chi sa alzare il tono della suspance, in realtà la nostra abile scrittrice ci porterà a riflettere sull’impatto che la paura dell’estraneo ha sulla vita psichica, su come i pensieri brulichino specialmente in quei luoghi chiusi, non troppo abituati all’incontro con l’altro , al desiderio tuttavia di conoscere la verità e dare un nome ed un volto alle cose, quasi a volere trovare finalmente pace.

Arriva per tutti un tempo in cui anche i fili più inturciuniati vogliono essere sciolti.Belli gli interventi di tutti, dai lettori dei brani tratti dal libro, alle melodie cantate, un grande successo di pubblico. Non resta che leggerlo!.

Sabrina Miriana