Al via le assemblee congressuali della Filla Cgil Palermo. Si parte oggi con l’assemblea alle 17 ad Altavilla, che raggruppa anche i lavoratori della zona di Casteldaccia, Santa Flavia e Ficarazzi. Saranno in tutto 50 le assemblee per esaminare i due documenti congressuali ed eleggere i delegati, in vista del congresso della Fillea Cgil Palermo che si terrà il 19 dicembre.

La Fillea con le assemblee congressuali coinvolgerà i suoi 6 mila lavoratori iscritti, cresciuti di mille unità rispetto al 2021, portando la Fillea Cgil di Palermo a più del 50 per cento della rappresentanza tra tutti gli edili iscritti ai sindacati nella sola provincia di Palermo. “E questa crescita è dovuta sicuramente all’effetto trainante dei bonus edilizi sul settore delle costruzioni ma anche alla capacità organizzativa della Fillea Cgil e del suo essere presente in modo capillare sul territorio, cantiere per cantiere, fabbrica per fabbrica”, afferma il segretario generale Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo.

Il congresso della Fillea si terrà presso l’ex fabbrica della carta di Bellotti in via Gagini, al centro in questi mesi di un progetto di rigenerazione urbana per restituire alla città un bellissimo esempio di archeologia industriale. “Uno spazio che sarà presto aperto alla fruizione dalla cittadinanza e che la Fillea – spiega Ceraulo – rispetto alle tematiche che seguiamo, tra cui la riqualificazione urbana e i processi di recupero, ha ritenuto fosse il luogo più idoneo per parlare di rilancio e innovazione in edilizia”.

Oltre a quelle sul territorio, le assemblee riguarderanno il mondo delle aziende edili confiscate, il settore del restauro, le cementerie, le fabbriche di laterizi, le cave e naturalmente tutti i lavoratori edili impegnati nelle grandi opere pubbliche in corso in città.

“Al congresso, collocato in uno dei momento più complessi della storia del Paese, tra crisi energetica e sanitaria, faremo un bilancio del settore, che con i segnali positivi registrati oggi si lascia alle spalle una lunga stagione di crisi dell’edilizia e parleremo naturalmente di salute e sicurezza dei lavoratori e di costruire prospettive che creino lavoro di qualità e duraturo – continua Piero Ceraulo – Quello che auspichiamo adesso è un rilancio pieno del settore attraverso le opere del Pnrr. L’obiettivo è che le risorse a disposizione vengano spese e si traducano in opere pubbliche. Solo così potremo dire che il settore è davvero in ripresa. Il rischio che manchi una visione strutturale e una capacità di spesa delle risorse è in agguato. I 9,6 miliardi per le infrastrutture ferroviarie del Pnrr, che sembrano incanalati verso una giusta direzione, con l’opera del raddoppio della Catania-Palermo potrebbero, solo in questa tratta, dare lavoro ad almeno mille edili. Un’occasione che sarebbe disastroso perdere”.