Le vie dei Tesori continuano ad avere successo, riescono a coinvolgere sempre più persone, forniscono una grande visibilità al patrimonio artistico di Cefalù e del territorio, ma danno anche uno spunto per cominciare a parlare di turismo, ed aprire un dibattito che vede protagonisti sempre gli stessi soggetti ma che non coinvolge con il giusto riconoscimento tutti i settori dello sviluppo turistico.


Oggi il turismo è la prima risorsa economica ma anche culturale della città, e da solo muove in via diretta o indiretta una grossa fetta dell’economia locale, non solo, ma, non si vedono altri settori economici all’orizzonte che nel breve periodo possono svilupparsi autonomamente; peraltro al momento è l’unico settore dell’economia che porta sviluppo, infatti parlando del nostro circondario, i paesi dove si è determinato uno sviluppo turistico crescono, gli altri purtroppo arretrano.
In questa personale riflessione, vorrei soffermarmi sul turismo extra alberghiero, un settore, a torto, poco considerato nell’economia turistica complessiva, e che proprio perché in rapida crescita sta avendo uno sviluppo caotico e anarchico a cui la recente normativa del CIR, sta giustamente dando ordine e regole.
Il turismo extralberghiero oggi a Cefalù è determinante nello sviluppo economico locale,
1) perché democratico, infatti e alla portata di tutte le famiglie spesso anche con investimenti minimi,
2) perché diffuso, si pu realizzare ovunque sia in città che fuori valorizzando ogni territorio per le sue peculiarità,
3) perché favorisce il recupero e la riqualificazione del patrimonio immobiliare e quindi muove l’edilizia,
4) perché determina ricchezza diffusa; ormai a Cefalù la seconda casa adibita ad alloggio turistico nelle sue varie forme, per molte famiglie rappresenta una seconda fonte di reddito, che spesso integra stipendi cha anche grazie alla congiuntura economica sono insufficienti.

Richiama inoltre un turismo di qualità, con alta percentuale di stranieri, di fascia medio alta con buona propensione alla spesa, che predilige il turismo esperienziale, nuova frontiera del turismo mondiale, in cui sono valorizzati gli scambi culturali e umani vera fonte di ricchezza e culturale e di sviluppo sociale; questi turisti che non acquistano i classici pacchetti turistici, occupano massivamente i nostri bar e ristoranti e i nostri negozi, con un grosso impulso all’economia.
Questo è un tipo di turismo che dovrà necessariamente essere al centro delle attenzioni della nuova amministrazione cefaludese. Adottare tutti i provvedimenti utili a migliorare la fruibilità di questo segmento dell’offerta turistica sia dal lato del turista sia dal lato di chi ha deciso di mettere a reddito i propri immobili in questo settore, migliorerà notevolmente la qualità e la quantità delle presenze.
In questa logica le amministrazioni presenti e future quando faranno delle scelte che vanno ad incidere direttamente sulla vita e sul lavoro dei cittadini dovranno tenere presente che esiste
questa bella realtà che va favorita e non penalizzata.
Bisogna che tutti prendano consapevolezza di questa nuova realtà e che la tengano nella giusta considerazione dato che essa rappresenta arricchimento dell’offerta e della proposta turistica che in ogni caso allarga la platea dei potenziali visitatori.

Giuseppe Spinosa Consigliere comunale
Movimento 5 Stelle