Attualità

San Michele Arcangelo. La Polizia di Stato festeggia a Gibilmanna il suo Santo Patrono

In occasione della ricorrenza dell’ Anniversario della proclamazione di San Michele Arcangelo, quale Patrono della Polizia di Stato, questa mattina, nella splendida cornice del “Santuario Maria Santissima di Gibilmanna”, a Cefalù, è stata celebrata una Santa Messa.


La scelta di celebrare una ricorrenza così sentita da tutte le poliziotte ed i poliziotti palermitani nell’estremo lembo orientale della provincia palermitana è motivata non soltanto dalla circostanza che nel sito ove oggi sorge una dei luoghi di pellegrinaggio più frequentati dell’isola, simbolo di estrema spiritualità, un tempo sorgeva una chiesa dedicata proprio a S.Michele Arcangelo, ma risponde anche ad una logica di inclusività e coinvolgimento di una comunità, solo geograficamente periferica, ma tradizionalmente votata ai valori della legalità.
In questo suggestivo angolo di Madonie, la Polizia di Stato ha dedicato alle sue donne ed ai suoi uomini una splendida giornata che è stata scandita in più, significative, fasi.


Inizialmente si è proceduto al disvelamento, da parte del sig.Questore della provincia di Palermo, Dr. Leopoldo Laricchia, di una splendida raffigurazione di S.Michele Arcangelo, statua donata dal Vescovo S.E.R. Mons. Giuseppe Marciante.
Si è quindi celebrata una Santa Messa officiata dal Vescovo della Diocesi cefaludese, dal Cappellano della Polizia di Stato, Don Massimiliano Purpura e dal Padre Guardiano del Santuario, fra’ Salvatore Vacca, alla presenza di autorità civili, militari e religiose, dei familiari delle vittime oltre che di personale della Polizia di Stato proveniente da tutte le articolazioni provinciali. La funzione liturgica, per l’occasione, è stata accompagnata dal coro dell’A.N.P.S. (Associazione Nazionale della Polizia di Stato.).


Le autorità presenti hanno successivamente visitato il celebre museo fra’ Giammaria da Tusa annesso alla struttura del Convento dove sono ospitate opere sacre, pittoriche e scultoree che offrono un ragguardevole esempio dell’arte francescana, attiva in questa zona delle Madonie negli scorsi secoli.
Infine si è svolto un rinfresco, preparato dai ragazzi dell’Istituto Istituto Professionale per i Servizi dell’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera.“Mandralisca” di Cefalù che hanno manipolato alimenti gentilmente offerti da numerose aziende locali.
Il Questore della provincia di Palermo ha voluto ringraziare tutti gli attori convenuti a Gibilmanna o, comunque, coinvolti a vario titolo, nella organizzazione di un evento che, sul celebre sagrato di un luogo mistico, ha idealmente accomunato l’intera comunità della nostra provincia.

Redazione

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