Attualità

Cerimonia di cambio del Comandante del 12° reggimento Carabinieri “Sicilia”, Colonnello Giampaolo Zanchi

Presso la caserma “Calatafimi”, sede del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”, si è svolta la cerimonia di cambio del Comandante del predetto Reparto, tra il Colonnello Giampaolo ZANCHI (cedente, che andrà a ricoprire l’incarico di Capo di Stato Maggiore presso la Legione Allievi Carabinieri di Roma) ed il Colonnello Andrea DESIDERI (subentrante, proveniente dal Comando della Scuola Allievi Carabinieri di Iglesias, in Sardegna), alla presenza di numerose Autorità civili, militari e religiose, tra cui il Comandante della Legione Carabinieri “Sicilia”, Generale di Brigata Rosario CASTELLO, il Prefetto di Palermo, Dr. Giuseppe FORLANI, il Sindaco di Palermo, Prof. Roberto LAGALLA, e il Comandante della 1^ Brigata Mobile Carabinieri di Roma, Generale di Brigata Giovanni ADAMO, che ha passato in rassegna lo schieramento costituito dalla Bandiera di Guerra, dalla Fanfara e da tutte le componenti operative e mezzi del Reggimento.

Il Colonnello ZANCHI, nel suo sentito e commosso discorso, ha voluto sottolineare il momento di profonda partecipazione emotiva per il distacco, dopo 3 anni di intenso lavoro, dalla meravigliosa terra di Sicilia.

Tre anni caratterizzati da eventi epocali, come quelli, ad esempio, della straordinaria emergenza sanitaria del COVID-19. Avvenimenti ai quali il Reggimento ha saputo rispondere con esemplare efficienza e abnegazione, attraverso molteplici interventi in favore della popolazione e determinante contributo a sostegno degli altri Reparti dell’Arma, meritando la concessione della ricompensa dell’Encomio Solenne del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri.

A tutti Voi, miei carabinieri, va quindi il ringraziamento per la determinazione, l’impegno e lo spirito di sacrificio che riponete nel servire la collettività, contribuendo in maniera determinante alla sicurezza e all’ordinata convivenza civile in questo meraviglioso territorio. I disagi e le rinunce che affrontate sono ricompensati dalla gratitudine e riconoscenza della gente che reputa la nostra attività “Benemerita”. Un appellativo che da sempre impegna la coscienza di tutti noi carabinieri, orgogliosamente consapevoli del dovere di onorare con il presente una impareggiabile storia di eroismo e di incondizionata dedizione al bene comune e alla tutela della legalità”.

redazione

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