Le Associazioni Datoriali, Anfop Sicilia, Asef, Cenfop Sicilia, Federterziario, Forma Sicilia e Forma.re, comunicano, loro malgrado, che a seguito di una riunione tenutasi quest’oggi alla presenza dei rappresentanti di 23 Centri di Formazione Professionale operanti nell’ambito dell’obbligo scolastico, è stato deciso di impugnare innanzi al Tribunale Amministrativo di Palermo, l’Avviso di cui al D.D.G. n.1438 dell’11 agosto u.s. emanato dall’Assessore Aricò. Un avviso che sostanzialmente seppure pubblicato da una ventina giorni, ad oggi risulta inattivo a causa dell’assenza della piattaforma telematica necessaria alla presentazione dei percorsi formativi e privo di una data di scadenza. Un ritardo ormai incolmabile che lascerà a casa migliaia di giovani in obbligo scolastico che hanno scelto di frequentare un percorso professionale in alternanza scuola/lavoro.
Eppure, proprio in questa ventina di giorni, queste Associazioni Datoriali hanno chiesto di essere convocate ai sensi della legge regionale n.23 del 2019 al fine di rappresentare all’Assessore Aricò le molteplici criticità presenti nell’Avviso, nonché il profilo di illegittimità che quest’ultimo espone nei confronti del mancato recepimento della legge regionale n. 16 del 10 agosto 2022. Ci chiediamo se l’Assessore ha utilizzato una precisa strategia per indurre gli enti ad impugnare l’avviso. Avevamo già annunciato a mezzo stampa l’impugnativa quando quest’ultimo non era ancora stato pubblicato in Gazzetta. Per tutto riscontro, è stato dichiarato dall’On. Aricò che trattandosi di un semplice “emendamento approvato pochi giorni fa nella notte, per evitare contenziosi” non era stato introdotto nell’avviso. Riteniamo che una Legge è tale al di là dell’orario in cui essa venga votata e la scelta di non ottemperarla non può trovare giustificazione alcuna, né di carattere sostanziale che tanto meno formale, specie se l’Avviso è postumo alla legge stessa.
Restiamo ancora in attesa di comprendere perché nelle altre regioni vengono emanati avvisi con la stessa fonte di finanziamento ma con regole più idonee alla tipologia formativa e che evitano le classi pollaio. Restiamo ancora in attesa di comprendere, – perché la Sicilia è l’unica regione italiana che non prevede il finanziamento dei quarti anni che per alcuni percorsi sono abilitanti. Comprendere, perché nelle altre regioni le Istituzioni formative accreditate per l’erogazione dei percorsi di IeFP sono considerati facenti parte del sistema educativo Regionale e in Sicilia invece no.
Non ci resta che porre all’attenzione delle autorità competenti le legittime doglianze a tutt‘oggi ancora inascoltate dall’Assessore Aricò, auspicando che il contezioso si concluda al più presto possibile al fine di garantire il diritto/dovere all’istruzione agli alunni minori, che comunque a tutt’oggi non sanno quando suonerà la loro campanella.
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