Per il secondo anno consecutivo si tiene a Castellana Sicula il progetto “ RestArt” che coinvolge giovani artisti locali e non, l’amministrazione comunale, le associazioni e la cittadinanza in un percorso che vede l’incontro tra arte, musica, cultura. Veri artefici e ideatori
dell’evento sono i giovani della Consulta Giovanile.


Andrea Silvestri, Presidente della Consulta Giovanile, com’è nata l’idea e qual è lo scopo della stessa?
L’idea di RestArt nasce dalla voglia di un gruppo di ragazzi di proporre e portare avanti una tipologia di manifestazione diversa.
Una manifestazione coinvolgente, pensata per coniugare la voglia di ripartire, di divertirsi e di portare avanti un’idea, una visione di evento nuova per il nostro territorio.
Una manifestazione pensata a lungo termine in progressione negli anni, che cerca di lasciare qualcosa di concreto alla comunità, di rivalutare il paese rivisitando in chiave moderna una delle nostre peculiari attrazioni, quella dei murales, inserendola perfettamente in una cornice di eventi culturali e di musica, cercando di ricreare un’atmosfera magica e aggregante e di valorizzare in primis i giovani talenti locali.

Gli assessori Bellomo e Di Gangi spiegano come viene coinvolto il Comune e perché?
L’amministrazione Calderaro ha da sempre cercato di essere vicina ai giovani nella convinzione della loro importanza in termini di idee, di creatività e di concretezza, motore di quella comunità che deve crescere dal basso in un’ottica nuova che vada al di là delle
appartenenze. Con loro ci confrontiamo spesso e cerchiamo di portare avanti progetti e idee varie. Due anni fa i giovani ci hanno proposto l’idea di rivitalizzare, riqualificare un quartiere di Castellana, scegliendo l’area attigua al centro sociale, sede della Consulta Giovanile, e alla
biblioteca. La proposta ci è subito piaciuta, considerato che la stessa area era stata oggetto di vari interventi di riqualificazione urbana. Quando parliamo di riqualificazione urbana intendiamo proprio una serie di azioni che mirano a recuperare e riqualificare il patrimonio
edilizio preesistente, in particolare nelle zone meno vissute dal punto di vista sociale e lasciate al degrado. Da qui si reinventano nuovi spazi pubblici, il giardino “Perlasca” con l’istallazione di una serie di giochi per bambini, le nuove vie di collegamento pedonale e non,
l’illuminazione, sempre a LED, e tutta una serie di collocazioni artistiche, principalmente murales ideati e spesso realizzati da giovani locali che attirano visitatori anche curiosi. La logica con cui si interviene vorrebbe mettere davanti a tutto il benessere dei residenti, il
rispetto per l’ambiente e l’interazione tra i giovani e i più grandi in un incontro che vede l’arte come motore di ciò, associando alla rigenerazione degli edifici e degli spazi, anche interventi di tipo culturale, sociale, economica e ambientale.

Andrea Silvestri, presidente della Consulta giovanile


L’anno scorso era stato dato un tema che era Dante e i 700 anni della sua morte, sono state
realizzate diverse performance dalla lettura espressiva di brani della Divina Commedia alla
realizzazione di un grande murales ,ad opera dell’artista di Catania “POKY” che
rappresentava proprio la Divina Commedia, oltre ad una serie di eventi musicali
Quest’anno il tema sarà l’ambiente e la sue interazioni con le comunità, l’iniziativa oltre a
coinvolgere artisti vari nelle loro espressioni artistiche vede anche escursioni nel Parco delle
Madonie, l’anno scorso “monte Mufara”,quest’anno “Piano Cervi” e attività sportive quali un
minitorneo di pallavolo.
Con questa iniziativa si è cercato di integrare la dimensione dell’intrattenimento con quella
culturale,perché siamo convinti che stimolare il coinvolgimento dei nostri giovani nel sistema
culturale non è un fatto secondario bensì un obiettivo cruciale che dovrebbe rientrare, a tutti
gli effetti, fra le priorità di chi ha a cuore le sorti della nostra comunità e del nostro Paese. In
gioco non vi sono solo i benefici derivanti dal “consumo” e dalla “produzione” culturali a livello
personale; potenziare il rapporto fra giovani e cultura significa contribuire, in modo concreto e
fattivo, alla costruzione di una società migliore, più attiva e consapevole, nonché capace di
uno sguardo solido verso l’avvenire.
Questa iniziativa di engagement dei giovani, oltre a rendere interessante e memorabile
l’esperienza culturale, deve essere inquadrata in un’ottica più ampia e articolata: quella delle
politiche che parlano e ascoltano i pubblici della cultura, in questo caso quello giovanile. Una
sfida ambiziosa ma quanto mai necessaria a vantaggio non solo di una migliore qualità della
vita ma anche per rendere la nostra comunità di domani più coesa e strutturata ad affrontare il
futuro.