A Castelbuono è in corso la XXV edizione Castelbuono Jazz Festival, organizzata dall’associazione Pianeta Sud, il cui presidente e legale rappresentante è la sig.ra Angela Castiglione, mentre fino a qualche anno fa era il sig. Angelo Butera.

A beneficio dell’informazione, abbiamo letto gli atti del Comune dai quali risulta che sono stati erogati i seguenti contributi pubblici:

10.000 € sono concessi dalla Fondazione Sicilia e 11.000 € dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana a sostegno dell’iniziativa Master Class di II Livello;

30.000 € dall’Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo;

5.000 € dalla Città Metropolitana di Palermo;

30.000 € dal Comune di Castelbuono;

10.000 € dall’Assemblea Regionale Siciliana per il concerto del cantautore Sergio Cammariere.

Il totale ammonta a 96.000 €. Una bella cifra, non c’è che dire.

Ma la novità di quest’anno riguarda il pagamento del biglietto d’ingresso.

Su https://www.ticketone.it/…/castelbuono-jazz-festival…/ leggiamo:

posto a sedere non numerato 17 €

posto unico in piedi 7 €.

Sono previste riduzioni solo per i bambini di età compresa fra i 6 e i 12 anni.

In passato invece il pubblico contribuiva con una modica cifra per il posto a sedere, ma ha avuto accesso libero per rimanere in piedi.

All’Associazione Pianeta Sud vengono destinati 18.435 € per la realizzazione dei concerti che si svolgono fra il 15 e il 20 agosto e 7.800 € per l’organizzazione del concerto di Sergio Cammariere per il quale si è pagato un biglietto di ingresso di 23 €.

È interessante sottolineare anche che per il Jazz Festival, è stata accertata la somma presuntiva di € 15.000 derivante dalla vendita dei biglietti, e per il concerto di Cammariere la somma presuntiva di € 6.500. Essendo un accertamento su qualcosa che si conoscerà solo a fine manifestazione, chiederemo una trasparente rendicontazione degli incassi.

La Costituente ritiene indifferibile una reimpostazione politica nella gestione dell’evento jazzistico da parte dei nostri amministratori. Castelbuono esprime personalità nell’ambito della musica che dimostrano da sempre professionalità e notevoli capacità organizzative che, nell’ottica della democrazia partecipata, andrebbero coinvolte proprio sul piano progettuale.

Al netto delle contraddizioni espresse, la rassegna, sicuramente, non è accessibile a chiunque. È diventata d’élite, nel vecchio solco della sua organizzazione gestita da privati, con soldi pubblici richiesti dal Comune, spesso dal sindaco in persona. Una manifestazione a totale carico dei cittadini, che pagano le tasse agli enti pubblici finanziatori e che poi, volendo partecipare ai concerti, pagano pure un biglietto consistente.

È lecito pagare due volte?

È accettabile che una fascia consistente della popolazione venga esclusa da una importante manifestazione culturale in quanto per essa il costo è insostenibile?

Se si punta alla crescita di una comunità, la cultura non dovrebbe essere fruibile da tutti?

Perché non viene previsto qualche spettacolo gratuito e aperto a tutti, come avviene per altre manifestazioni?

A fronte di un ingente investimento di soldi pubblici l’Amministrazione avrebbe dovuto pretendere dei biglietti calmierati e non di mercato. Invece si avalla un biglietto d’ingresso a serata così elevato in un momento storico in cui le famiglie, con un potere d’acquisto sempre più basso, devono affrontare un caro vita enorme.

D’altra parte abbiamo constatato che il principio di solidarietà verso i ceti deboli non appartiene a questa amministrazione: in qualità di forza politica di “sinistra” non ha esitato a bocciare l’abbassamento dell’addizionale comunale all’IRPEF con l’esenzione per i redditi bassi proposto dal nostro Gruppo di minoranza in Consiglio comunale, ha aumentato la fascia oraria dei parcheggi a pagamento e, come se non bastasse, si è aumentata l’indennità di funzione accusando di populismo il gruppo di Minoranza che, in Consiglio comunale, ha sollevato la questione.

La lettura data dal Sindaco è stata che, se è stato eletto per la quarta volta vuol dire che i cittadini sono contenti.

Quindi cari castelbuonesi, pagare e sorridere: se vi rimane qualcosa oltre l’oneroso costo della vita, con la non modica cifra di 17 € potete concedervi uno svago pagando uno spettacolo jazz già finanziato.

Costituente per la Castelbuono di Domani