“Ieri sera,scrive Gandolfo Librizzi, sindaco di Polizzi Generosa, sono stato informato da Roma dal mio partito, il PD, che sono candidato al Senato nel collegio plurinominale della Sicilia occidentale (Palermo, Trapani, Agrigento e Caltanissetta).

In un gioco complesso di equilibri e d’incastro, la mia disponibilità offerta con mero spirito di servizio è stata accolta dalla Direzione nazionale del partito.Ne sono onorato perché è stato riconosciuto l’impegno politico di una vita e quello attuale di Sindaco.

Proprio perché le prossime elezioni politiche rappresentano uno snodo storico di grandissimo rilievo per i diversi profili che sono in gioco: visione della vita nazionale, collocazione dell’Italia nel contesto europeo e nel concerto delle nazioni democratiche e degli equilibri mondiali, profilo dell’orizzonte di riforma della Costituzione, attuazione dei diritti di cittadinanza, di inclusione sociale e culturale, considerazione del lavoro, tanto di chi intraprende e produce quanto dei lavoratori, riscatto del Sud rinchiuso in una perenne, quanto irrisolta questione meridionale, per non dire di tutto il resto a partire dai temi caldi del momento dalla crisi sociale e delle nuove povertà per finire alle politiche ambientali ed energetiche connesse ai cambiamenti climatici (temi mai abbastanza al centro del dibattito), quale che sia il posto della lista dove si è candidati, bisogna mobilitarsi e assumersi in prima persona, insieme a tanti altri, la responsabilità di una azione comune per affermare, nel gioco democratico, idee e valori di un orizzonte riformista europeo, più che mai imprescindibile nell’attuale snodo storico.

Per me è certamente una sfida di livello superiore.

Avvertivo e sento che non bisognava tirarsi indietro ma condividere e concorrere a costruire quel senso comune di comunità e di società solidale e aperta, per provare ad affermare e far vincere, insieme a tanti altri, quest’altra visione, quest’altra idea, di un’Italia unita da Sud a Nord, saldamente ancorata dentro il concerto di un’Europa Unita, patria comune dei cittadini europei.

Ecco, la mia piccola storia personale di passione politica, quel poco o molto che posso rappresentare con altri, non solo di un territorio, le Madonie, e di un’intera provincia, quella di Palermo, sono ora a servizio di un maggiore impegno democratico.

Spero di esserne all’altezza.2