Nell’ambito della rassegna estate di Pollina è stata presentata la raccolta di poesie “Tra cielo e terra…noi essere pensanti” di Maria Rosa Di Maggio, libera professionista che si dedica alla poesia. L’assessore alla cultura Giuseppe Scialabba ha introdotto la presentazione portando i saluti del Sindaco e dell’amministrazione comunale; sono intervenuti le professoresse Maria Genchi e Giuliana Solaro e l’attore Giuseppe Tumminello per le letture di alcune poesie.

Poetessa delle emozioni, Maria Rosa di Maggio ha scritto anche alcuni componimenti che sono stati pubblicati in Brunale, raccolta di poeti a confronto, mentre una band musicale ha scelto le poesie “Inutile” ed “Ingenuità” trasformandole in canzoni: parlano di ambiente, del bisogno di educare al rispetto della natura, preservare le bellezze e ricchezze del pianeta per le future generazioni, e di legami, attraverso il dialogo tra un padre e un figlio.

Il titolo della raccolta di poesie “Tra cielo e terra…noi essere pensanti” rimanda al dilemma dell’uomo che si trova dilaniato tra l’ideale, la spiritualità e la realtà della vita riportandoci all’ideale e allo Spleen di Baudelaire. Viene messa in evidenza quindi, l’importanza del pensiero, della possibilità di andare oltre, del sogno di un mondo che può essere raggiunto soltanto attraverso la rappresentazione mentale. Infatti, l’introduzione della raccolta è dedicata a chi lascia liberi i propri sensi e la mente tutta per dare vita ai sogni e traducendo ogni momento della vita in arte, musica e poesia; a tal proposito possiamo ricordare la poetessa contemporanea Alda Merini quando dice “Non ho bisogno di denaro, ho bisogno di sentimenti, di parole, di sogni…di poesia, questa magia che risveglia le emozioni e dà colori nuovi”.

La raccolta di poesie comunica un mondo di emozioni e sentimenti. In natura, insieme a flora e fauna ci siamo noi essere pensanti: la nostra mente genera stati d’animo emozionali e Maria Rosa Di Maggio, attraverso i suoi viaggi, il confronto con la gente e la riflessione su ciò che ci circonda, li ha tradotti in poesia. “Noi essere pensanti” è un invito a fermarsi per riflettere, a sfruttare la propria intelligenza per agire, per reagire. Il lessico privilegiato dall’autrice racchiude il pensiero, l’immaginazione, il sogno, l’amore, il desiderio, la forza di volontà, il silenzio, la fede, la gioia di vivere, il coraggio, il tempo, ma anche la paura, la tristezza, l’indifferenza, l’ignoranza e di conseguenza l’importanza del tempo da vivere perché la vita ha un ciclo, ma continua il suo percorso in un altro mondo.

Una poesia che mira all’essenziale, all’efficacia, alla semplicità senza orpelli, manierismi ed è facilmente comprensibile. Diversi sono i temi affrontati, quali le relazioni interpersonali, i sentimenti/emozioni, l’aspirazione all’ideale/spiritualità, l’ambiente, la salute. Ogni poesia fornisce uno spunto per intraprendere nuove possibili riflessioni. Tutte le poesie sono a verso libero, ma la posizione delle parole, le assonanze, le allitterazioni e le figure retoriche presenti danno armonia e ritmo al componimento e le ripetizioni, la musicalità delle parole rendono la poesia fluida, ritmica e coinvolgente. Ne “Il bacio”, “Il mio giorno”, “Intendersi”,” Attesa” la poesia diventa ermetica, essenziale, interiorizzata, ricca di allusioni, evocando dei sentimenti, delle emozioni, ma con un lessico comprensibile e fluido.

Nella raccolta l’amore ha un ruolo importante, è il motore della vita e viene focalizzato con una domanda nonché titolo della poesia “Com’è l’amore”. L’amore viene definito attraverso analogie, similitudini introdotte dall’anafora “Come” in cui il lessico evocato rimanda al cielo e alla terra, per poi finire con “Ora dimmi tu …com’è?”, una domanda rivolta non solo al lettore, ma ad ognuno di noi. Il tema dell’ambiente, molto attuale, conduce alla riflessione: tra l’uomo e la natura c’è un legame, una relazione profonda e simbiotica che l’uomo contemporaneo trascura in nome del progresso tecnologico; la ricerca del profitto e un insano antropocentrismo turbano questa relazione, una tendenza che porta all’indifferenza tralasciando la convinzione che la salvezza dell’uomo è la natura.

Resta però la speranza, quella forza che ci fa guardare al futuro con determinazione davanti ad ogni difficoltà, senza la quale non si possono fare progetti e lanciarsi in nuove sfide. La lettura delle poesie scelte ha permesso inoltre di focalizzare i temi e le caratteristiche sonore e ritmiche della poesia dell’autrice coinvolgendo il pubblico presente.